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Sanità | 27 settembre 2016, 09:05

Ceva, nuova comunicazione dal Co.Di.Ce.: "Andremo avanti con la nostra battaglia come in tutti questi anni"

Riceviamo e pubblichiamo

Ceva, nuova comunicazione dal Co.Di.Ce.: "Andremo avanti con la nostra battaglia come in tutti questi anni"

Egregio Direttore,

come noto, negli scorsi mesi il CO.DI.CE. e la Croce Bianca di Ceva hanno organizzato diverse iniziative pubbliche per esprimere il proprio dissenso su alcune scelte organizzative adottate dall'ASL per l'Ospedale di Ceva, invitando la cittadinanza a partecipare numerosa.

E' di tutta evidenza che atti di questo tipo rientrano nell'esercizio del diritto di critica, in democrazia previsto per ogni cittadino. Ed è altrettanto evidente lo spirito col quale queste iniziative sono state adottate, dal momento che gli enti promotori sono due soggetti – la Croce Bianca ed il CO.DI.CE. - assolutamente apartitici, slegati da associazioni di categoria e senza scopo di lucro.

Quanto affermato vale per la Croce Bianca, come è ovvio, ed anche per il CO.DI.CE., come dimostrano gli oltre tredici anni di attività sul territorio a stretto contatto con la popolazione. Ad ulteriore riprova della nostra correttezza, ricordiamo che tutte le nostre iniziative sono sempre state aperte a tutti e che ad una di queste, l'incontro pubblico del 29/04, è intervenuto lo stesso Francesco Magni, direttore dell'ASL Cuneo 1.

Ci ha lasciato pertanto stupiti la reazione di quest'ultimo, che non si è limitato a fornire chiarimenti sul proprio operato – come ci saremmo aspettati da un rappresentante delle istituzioni – ma ha aperto una vera e propria polemica nei nostri confronti, trattando il CO.DI.CE. come se non fosse un'associazione di cittadini a carattere civico, ma qualcosa di diverso.

Nella replica del Direttore Magni, infatti, non vi sono solo considerazioni di carattere sanitario, a nostro parere discutibili e che comunque sarà l'opinione pubblica a giudicare, dall'efficacia dall'elisoccorso alla modalità più appropriata per il potenziamento della Chirurgia a Ceva, ma vi sono anche altre osservazioni estranee al merito della questione. Perché ad esempio sottolineare l'entità dei finanziamenti dell'ASL alla Croce Bianca, uno dei soggetti co-organizzatori? E' chiaro che questi dipendono da parametri oggettivi, come il numero dei dipendenti della Croce Bianca ed il volume dell'attività da questa svolta. Se così non fosse, perché l'ASL li erogherebbe?

Ci permettiamo piuttosto di ipotizzare che, se le ambulanze non dovessero andare così spesso a Mondovì – anche solo per il trasporto delle provette per il sangue – ma potessero avere nel Pronto Soccorso di Ceva un più frequente punto di arrivo, forse l'entità di questi rimborsi, calcolati sui km percorsi, diminuirebbe. E poi il riferimento ai “conti” del concerto al Teatro Marenco del 10/09 scorso: sono presto fatti e l'unica cosa che dimostrano è che noi – consentiteci la battuta - non siamo dei bravi “contabili”! A fronte di una spesa, a carico del CO.DI.CE., per l'organizzazione della serata, di 500 euro sono state raccolte offerte per 451,60 euro: una perdita dunque! E le offerte, come tutti hanno compreso quella serata, come è stato detto ripetutamente in teatro, come si poteva capire dalla scritta “CO.DI.CE.” presente nel contenitore posto all'ingresso del Teatro Marenco, avevano proprio lo scopo di aiutarci a sostenere le spese del concerto e di nostre altre future iniziative.

Ma tutto questo, ci chiediamo, cosa ha a che fare con l'Ospedale e con la salute dei cittadini? A che scopo il Direttore dell'ASL tira in ballo la questione della raccolta fondi? Forse non erano sufficienti le altre argomentazioni formulate per difendere le scelte effettuate? E a proposito di conti, vi è semmai da ricordare quelli della Regione Piemonte, tuttora, nonostante i continui “tagli” degli ultimi anni, una delle regioni italiane più indebitate. In queste circostanze, urge, come abbiamo già detto più volte, un intervento della politica, che dovrebbe considerare più seriamente le ragioni a difesa dell'Ospedale di Ceva ed aprire un nuovo tipo di dialogo col territorio.

A questo proposito, è fondamentale l'atteggiamento che vorrà assumere la Giunta Chiamparino, con riferimento innanzitutto alle modalità con cui vengono trattate le istanze presentate da due associazioni civiche come il CO.DI.CE. e la Croce Bianca. Ed altrettanto importante è la reazione degli amministratori locali, ad oggi non ancora nota purtroppo.

In ogni caso restiamo convinti che il modello organizzativo adottato per l'Ospedale di Ceva non sia idoneo per un'efficace gestione delle emergenze e pertanto andremo avanti, nonostante tutto, con la nostra battaglia, come abbiamo sempre fatto in questi anni.

Vi terremo informati.

Il Co.Di.Ce.

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