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Attualità | 21 ottobre 2016, 12:06

Colpo di scena al palio dei borghi di Fossano: squalificato per doping il cavallo di San Bernardo

Il fantino non ha fatto le controanalisi e si è scusato con il Borgo, ma saranno presi provvedimenti

La vittoria del 19 giugno scorso

La vittoria del 19 giugno scorso

In seguito a controlli medici effettuati come da regolamento del 2013, sono state riscontrate nelle analisi svolte sul cavallo di Borgo San Bernardo, sostanze dopanti. Per questo motivo verrà revocato il Palio 2016 a Borgo San Bernardo. Credo fortemente nella buona fede del comitato del Borgo San Bernardo e ne apprezzo la totale trasparenza e sportività” ha esordito con queste parole l’assessore allo Sport e Manifestazioni Michele Mignacca la conferenza stampa indetta questa mattina, venerdì 21 ottobre nella Sala Rossa del Comune di Fossano.

Siamo amareggiati. Lo sapevamo da un po’ di tempo ma dovevamo attendere l’esito definitivo degli accertamenti medici e i tempi tecnici dei ricorsi, prima di questa comunicazione ufficiale. Chiedo scusa a nome di tutto il comitato ai borgatini e ribadisco che non ne sapevamo nulla al momento del palio” ha detto, affranto, il presidente del comitato Borgo San Bernardo Giacinto Alladio.

L’ordinanza nazionale del 2009 al quale si rifà il regolamento del Palio di Fossano viene inasprita ogni anno. Nel regolamento comunale del 2013 c’è un capitolo specifico dedicato alle prescrizioni antidoping. I controlli vengono effettuati da Unire Lab, ente certificatore partecipato dal ministero, leader europeo in questo tipo di analisi.

Nel caso del Palio 2016 sono stati effettuati tre controlli: uno il giovedì a sorteggio sul cavallo di Borgo Sant’Antonio e due a fine Palio a due cavalli scelti dal veterinario incaricato dal Comune di Fossano. Al controllo, il cavallo di San Bernardo è risultato positivo alla teofillina, un broncodilatatore, e alla caffeina.

Regolamento e procedure seguite sono state descritte da Franco Arcidiacono, responsabile dell’Ufficio Manifestazioni. Dopo la gara sono stati effettuati dai veterinari incaricati i prelievi sui cavalli; i campioni sono stati inviati a Unire Lab che ha eseguito i controlli e rilevato la presenza del broncodilatatore che prevede, a norma di legge, un mese di squalifica per il cavallo e la comminazione di una sanzione amministrativa da parte del comune, al fantino. Ricevuti gli esiti delle analisi, il fantino ha diritto, che non ha fatto valere, di effettuare delle contro-analisi entro i tempi previsti dalla normativa.

Il farmaco dopante impiegato è, come detto, un broncodilatatore. Il cavallo, ai primi controlli, tossiva molto e il fantino aveva chiesto di poter usare qualche farmaco per migliorarne la condizione di salute, permesso negato dal veterinario incaricato. Secondo le procedure, in ogni caso, il fantino, l’argentino residente ad Asti Hector Lino Cabanillas, ha sottoscritto un documento attenstante che il cavallo non aveva assunto farmaci nei 90 giorni antecedenti la gara.

Il fantino non è al suo primo palio: aveva già vestito, vincendo la gara, i colori di Borgo Romanisio sostituendo il fantino inizialmente designato assente per infortunio.

I controlli anti doping al Palio di Fossano sono regolamentati amministrativamente dal regolamento del 2013, ma già nelle edizioni precedenti venivano effettuati dei controlli a campione.

Ora al Borgo San Bernardo resta il dispiacere per una vicenda brutta. Non è solo la restituzione del Palio 2016 che angustia il comitato, ma il contorno di sfiducia che d’ora in avanti circonderà il Palio stesso.

Il Borgo si riserva di rivalersi sul fantino, retribuito per correre il Palio, per un illecito per il quale è prevista l’applicazione del codice penale. Il Comune di Fossano, oltre alla comminazione della sanzione amministrativa, ha fatto segnalazione alla Procura.

Oltre ai test antidoping sui cavalli, vengono eseguiti test anti alcool e anti droga sui fantini stessi.

Ora resta incerto l’esito del Palio 2016 per il quale si dovranno eseguire dei calcoli approfonditi per assegnare, in base ai punteggi, la vittoria. Cambiando l’ordine di arrivo della gara dei cavalli, infatti, a primo acchito risulterebbe un  ex aequo tra Borgo Sant’Antonio e Borgo Salice, che però non è un risultato ammissibile. “Regolamento alla mano faremo dei calcoli approfonditi e ne comunicheremo l’esito” ha concluso l’assessore Mignacca.

Agata Pagani

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