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Attualità | 24 ottobre 2016, 20:00

E' la castagna ad unire (in gemellaggio) Valle Varaita e Corsica

Un legame portato avanti da Milva Rinaudo dell’Unione Montana e dai sindaci di Venasca, Silvano Dovetta, e di Bocognano, Achille Martinetti

E' la castagna ad unire (in gemellaggio) Valle Varaita e Corsica

La castagna come punto di riferimento per lo sviluppo delle terre alte e collinari, il rilancio della cultura contadina e la promozione turistica. Attraverso il coinvolgimento, soprattutto, dei giovani e delle scuole.

E’ stato e continua ad essere il filo conduttore del gemellaggio che unisce il Comune di Bocognano, in Corsica, e quello di Venasca, nella provincia di Cuneo. L’hanno proposto, nell’ultimo fine settimana, per il secondo anno consecutivo, i due sindaci, Achille Martinetti, e Silvano Dovetta, che è anche presidente dell’Unione Montana Valle Varaita, di cui Venasca fa parte, l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia, e la consigliera provinciale e vicepresidente dell’Unione, Milva Rinaudo.

Questi gemellaggi - ha sottolineato Dovetta - servono a rafforzare la collaborazione tra Comuni e a far conoscere di più le tipicità dei nostri prodotti e le nostre specialità gastronomiche”. In sintonia Martinetti, che ha espresso la soddisfazione per il tratto di strada camminato insieme e la proficua condivisione delle esperienze.

Voglio riprendere - ha detto Valmaggia - i principi contenuti nella carta del gemellaggio: il territorio e la castagna capaci di rappresentare il cuore dell’incontro fra aree diverse, ma unite dal sentimento di fraternità tra le popolazioni. Con un occhio di riguardo rivolto ai giovani”.

Milva Rinaudo ha posto l’accento sull’importanza che il legame sia condiviso a livello territoriale, con l’obiettivo di farlo diventare patrimonio di tutti: in particolare della Valle Varaita. Aggiungendo: “Sono sinergie positive da cogliere come opportunità di sviluppo. In quest’ottica stiamo lavorando con Saluzzo, le vallate e i francesi per promuovere il marchio di identificazione “Terre del Monviso”. Consapevoli che, solo in questo modo, si possano creare le condizioni necessarie alla crescita di tutti, salvaguardando, però, le caratteristiche della montagna”.

Poi, la cerimonia ha proposto un altro curioso gemellaggio tra i panettoni di Massimo Albertengo di Torre San Giorgio, sempre in provincia di Cuneo, e di Nicola Fiasconaro di Castelbuono, nel Palermitano. Quest’ultimo, con i fratelli Fausto e Martino, trovando difficoltà ad aprire un nuovo stabilimento nella sua terra, lo farà molto probabilmente all’interno dell’area industriale di Venasca inaugurata di recente. Producendo panettoni alla castagna.

c.s.

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