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Attualità | 21 novembre 2016, 21:01

"Basta parlare di sgravi alle aziende, servono investimenti nei settori chiave dell'industria"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di FIOM e Rsu FIOM Cometto al Ministro del Lavoro

Giuliano Poletti in una foto di repertorio

Giuliano Poletti in una foto di repertorio

Giornata concretamente "targata Cuneo" per il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, nella giornata di oggi (21 novembre) in visita nella provincia Granda.

Nel pomeriggio, il Ministro ha fatto tappa a Borgo San Dalmazzo e alle industrie Cometto, da anni al centro delle cronache locali legate al mondo del lavoro; per l'occasione, FIOM e Rsu FIOM Cometto gli hanno consegnato una lettera, di cui riportiamo il contenuto:

"Lei viene a visitare una fabbrica che da anni patisce l'onda lunga della crisi che ha colpito il settore industriale, mondiale ma in particolare italiano, e come Rsu vorremmo testimoniarle che le vittime principali di questa crisi sono i lavoratori delle aziende, gli operai, gli impiegati e le loro famiglie, i quali da tempo subiscono ristrutturazioni aziendali (alla Cometto due le misure di mobilità nell'ultimo biennio) o, nella migliore delle ipotesi, ammortizzatori sociali, con riduzioni drammatiche dei salari e continue variazioni di orario che rendono sempre più complicato conciliare i tempi di lavoro con i tempi della propria esistenza.

Rimaniamo poi spiazzati quando assistiamo a un governo che dovrebbe rappresentare il mondo del lavoro, che dovrebbe essere fiero sostenitore del primo articolo della Costituzione, e che invece di intraprendere una seria e concreta politica industriale preferisce occuparsi di facilitare i licenziamenti e di legittimare il lavoro nero con i voucher, creando una competizione al ribasso tra lavoratori ma anche una concorrenza sleale per le stesse imprese che, proprio come la Cometto, da sempre sono in regola con i regimi contributivi: le ricordiamo che se nel 2008 fosse stato attivo il Jobs Act oggi avremmo già perso il 50% del tessuto industriale italiano, ultima nostra valvola di sopravvivenza.

La Cometto sta intraprendendo anche un impegnativo piano industriale nel campo dello sviluppo del settore aero-spaziale ma quali saranno le ricadute economiche e occupazionali, se l'Italia è fuori dagli investimenti in questo campo per errata politica industriale? La torta, al solito, se la spartiranno Francia e Germania, depredando noi di brevetti e genialità.

Invece di investimenti in settori chiave dell'industria è da mesi che sentiamo parlare di sgravi alle aziende per stabilizzare una sorta di pseudo - schiavi, del tutto precari perché licenziabili, e di riforme costituzionali tanto raffazzonate quanto inutili.

FIOM - Rsu FIOM Cometto"

r.g.

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