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Attualità | 01 dicembre 2016, 14:05

Giornata mondiale della lotta contro l'Aids, Arcigay: "Il governo sostenga la battaglia"

Riceviamo e pubblichiamo

Giornata mondiale della lotta contro l'Aids, Arcigay: "Il governo sostenga la battaglia"

Più di trentacinque milioni di persone sono state uccise dall' AIDS fino ad ora, e molti, resi soli dalla paura della emarginazione, affrontano giorno dopo giorno una malattia che per fortuna è resa controllabile dalle terapie antiretrovirali - che garantiscono una qualità della vita ottima e una sopravvivenza pari a quella media - ma che continua ad essere incurabile, e grave. Grandaqueer sarà presente sabato 3 dicembre alla discoteca Oriente di Carrù per informare e fare prevenzione, e partecipa allo sforzo fatto da Arcigay per migliorare sempre più nella lotta ad un male che colpisce ancora troppe persone.

 "Abbiamo tutto quello che serve per lottare con efficacia contro il diffondersi dell'Hiv: manca però la presa in carico, in primo luogo luogo delle istituzioni, di questa battaglia": Michele Breveglieri, responsabile Salute di Arcigay, in occasione del 1° dicembre, giornata mondiale per la lotta all'Aids, presenta le azioni che l'assocazione è pronta a mettere in campo. "Test, condom, terapia e informazione - spiega - sono i quattro pilastri della strategia complessiva che Arcigay e le altre associazioni e realtà attive nella lotta all'HIV hanno adottato. Oggi abbiamo tutti gli strumenti per battere assieme l'HIV. Possiamo fare il test e vivere più sereni e consapevoli. Possiamo usare il preservativo nei rapporti anali per ridurre il rischio. Se abbiamo l'HIV, possiamo rendere di fatto nullo il rischio di infettare altri grazie alla terapia. Infine possiamo informarci: conoscere l'HIV e parlarne riduce le paure irrazionali e lo stigma verso le persone che vivono con HIV". Arcigay, attraverso le sue oltre sessanta sedi territoriali, distribuirà quindi, in occasione del 1° dicembre, quattro tipi di materiali: innanzitutto una cartolina che sollecita le persone a effettuare il test dell'Hiv, che spiega il programma di test repido e rimanda al sito in cui sono indicati i centri clinici più vicini in cui effettuarlo; poi un pieghevole sulla TasP (Treatment as Prevention), cioè sulla terapia a uso preventivo: pochi sanno infatti che attualmente le terapie antiretrovirali, se assunteregolarmente, abbattono praticamente a zero la carica virale nella persona con Hiv. Di conseguenza, è più probabile che a trasmettere il virus sia una persona che non effettua il test, quindi non è consapevole di aver contratto il virus, piuttosto che una persona sieropositiva consapevole, che aderisce alla terapia e ai controlli periodici. Infine saranno distribuiti due pieghevoli generici sull' HIV e sulle altre malattie a trasmissione sessuale e in generale sugli strumenti classici di prevenzione, come il  preservativo o l'oral dam. Questi ultimi due opuscoli sono realizzati  in collaborazione con Comodo.it. "Insomma la buona notizia  - conclude Breveglieri - è che oggi l'HIV può essere battuto. Le conoscenze e gli strumenti per la prevenzione ci sono tutti e Arcigay è impegnata a promuoverne la diffusione: i test sono sempre più accessibili, la terapia rende la persona con HIV non infettiva, il condom protegge dalla maggior parte delle infezioni trasmissibili, la PrEP (cioè la terapia ad uso preventivo) è già possibile per quanto di fatto non accessibile. Lacattiva notizia è che un muro divide ancora la nostra comunità: lo stigma e la paura irrazionale nei confronti della persona che vive con HIV. Ora abbattere quel muro sarà il nostro obiettivo principale". "Pur non esistendo ancora la cura all'Hiv - dichiara il segretario nazionale Gabriele Piazzoni - abbiamo la concreta possibilità di fermarne l'avanzata. A questa possibilità corrisponde una responsabilità: è dalle istituzioni infatti che deve partire innanzitutto la presa in carico di questa strategia, con la conseguente messa a disposizione di risorse e strumenti che portino a regime tutte le azioni intraprese, liberandole dall'inefficace dimensione della testimonianza o della sperimentazione per pochi. Questo è il banco d'esame a cui  attendiamo l'attuale Governo, dopo il nulla di fatto di chi l'ha preceduto", conclude Piazzoni.

 

Comitato territoriale arcigay di Cuneo

GRANDAQUEER LGBT*

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