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Economia | 23 dicembre 2016, 07:44

Coldiretti: al via il registro telematico per le aziende vitivinicole

Si parte a gennaio del 2017: meno burocrazia per le imprese

Coldiretti: al via il registro telematico per le aziende vitivinicole

Le imprese vitivinicole, costrette a 100 giornate di lavoro per soddisfare le 4 mila pagine di normativa che regolamentano il settore, saranno sgravate da tutta questa burocrazia grazie all’avvio del registro dematerializzato ed al Testo Unico sul vino, a partire dal 1° gennaio 2017. Il Ministero delle Politiche Agricole ha definito un periodo di accompagnamento per favorire l’ingresso di tutti i produttori nel nuovo registro telematico.

“Un risultato importante che arriva dopo anni di lavoro – spiega Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo – E’ dal 2009, infatti, che Coldiretti propone formule di snellimento delle procedure burocratiche al fine di semplificare le comunicazioni e gli adempimenti a carico dei produttori”.

A livello nazionale, la telematizzazione riguarda più di 50 mila operatori che sono per il 90 per cento piccoli produttori “Per questo ci vuole gradualità nel passaggio – commenta Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – Al fine di andare incontro alle imprese, Coldiretti ha già avviato un’intensa attività di formazione ed assistenza per supportare gli imprenditori nel passaggio al nuovo registro”.

Un taglio importante della burocrazia, quindi, per il comparto vitivinicolo piemontese che, nel 2015, ha registrato una P.L.V. (produzione lorda vendibile) di quasi 400 milioni di euro con una produzione di oltre 3,5 milioni di quintali di uva e detiene una superficie vitata di 43 mila ettari.

Per favorire un periodo di accompagnamento, dal 1 gennaio al 30 aprile 2017 gli operatori, in sede di controllo, potranno giustificare le operazioni non registrate online attraverso documenti cartacei senza essere sanzionati.

“Auspichiamo che avvenga in tempi brevi la messa a regime delle semplificazioni legate allo sviluppo delle attività connesse al registro – conclude Bruno Rivarossa Delegato Confederale - per consentire il completo interscambio con le strutture di controllo e la semplificazione o automatizzazione delle dichiarazioni di produzione e lavorazione”. 

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