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Attualità | 13 gennaio 2017, 11:34

Si ferma il settore tessile-moda in Granda: otto ore di sciopero per il rinnovo del contratto nazionale

In provincia di Cuneo sono oltre 2mila gli occupati in questo settore. Secondo i dati sindacali provinciali è al momento alta l’adesione allo sciopero nel primo turno del mattino. Adesione totale per la Federal Mogul di Mondovì, alta adesione all’Itt di Barge, negli stabilimenti della Miroglio e alla Tecnofabric di Costigliole Saluzzo

Alcuni partecipanti in viaggio verso la manifestazione di Firenze, dove si sta svolgendo l'evento di moda Pitti Uomo

Alcuni partecipanti in viaggio verso la manifestazione di Firenze, dove si sta svolgendo l'evento di moda Pitti Uomo

Si ferma nella giornata di oggi, 13 gennaio, il settore tessile-abbigliamento della provincia di Cuneo a seguito di uno sciopero generale  di otto ore indetto unitariamente dalla sigle Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro 2016-2019, scaduti da dieci mesi.

La protesta si aggiunge alle otto ore di blocco del lavoro avvenute lo scorso 21 novembre. In Italia sono 420mila gli addetti nel settore tessile-abbigliamento impegnati in oltre 47mila imprese e 80mila gli addetti in più di 5.800 imprese delle calzature. 

In provincia di Cuneo sono oltre 2mila gli occupati in questo settore. Secondo i dati sindacali provinciali è al momento alta l’adesione allo sciopero nel primo turno del mattino. Adesione totale per la Federal Mogul di Mondovì, alta adesione all’Itt di Barge, negli stabilimenti della Miroglio e alla Tecnofabric di Costigliole Saluzzo.

Sono circa 60 gli attivisti sindacali - suddivisi in due bus - partiti da Cuneo alla volta di Firenze dove è in corso la manifestazione nazionale durante la chiusura dell’evento Pitti Uomo.

“La nostra presenza a Firenze ha l’obiettivo di riaprire la trattativa sulla contrattazione, ferma da ormai troppo tempo” – ha commentato il segretario provinciale della Filctem Cgil Gaspare Palermo  - “Dopo 20 anni si torna a scioperare in questo settore. Chiediamo alle aziende cuneesi che hanno un ruolo importante nel Sistema Moda Italia di farsi portavoce delle richieste di sindacati e lavarotori.”

daniele caponnetto

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