Cuneo: nella sede CGIL di via Coppino, si presenta il nuovo lavoro di Marco Craviolatti

La Cgil di Cuneo organizza presso la sede di Via M. Coppino 2 bis  la presentazione del libro di Marco Craviolatti, edito da Ediesse.

L'incontro con l'autore si svolgerà, come da allegata locandina, mercoledì 25 gennaio alle 17.30 e sarà introdotto dal Segretario generale della Camera del Lavoro Davide Masera. A dialogare con l'autore ci sarà Barbara Morra giornalista de La Stampa.

E' questo il secondo appuntamento della Cgil con autori che trattano, nei loro libri, argomenti di particolare rilievo sociale e di stringente attualità. Parlare oggi di lavoro, affrontando prospettive differenti, diventa occasione di dialogo, di scambio ideologico e propositivo ai tempi della crisi, del Jobs Act e in vista dei referendum indetti dalla nostra Organizzazione.

"Oggi siamo di fronte a una polarizzazione tra chi lavora troppo (straordinari, aumento degli orari, flessibilità dei turni, intensificazione dei ritmi) e chi lavora troppo poco (part time involontario, precariato, disoccupazione). Eppure potremmo davvero “lavorare meno, lavorare tutti.”

Con stile asciutto e taglio divulgativo, Marco Craviolatti ci spiega come. Senza negare il valore del lavoro, ma riconducendolo a una delle tante dimensioni importanti della vita, l’autore, sul solco di illustri studiosi come André Gorz e Pierre Carniti, sovverte l’abominevole equazione “il tempo è denaro” per restituire la consapevolezza del tempo quale risorsa umana, rara e preziosa.

Da dove partire? Da un cambiamento del modello di produzione e consumo e dall’individuazione di nuovi obiettivi: benessere individuale, giustizia sociale, parità di genere, efficienza ed efficacia produttiva. Il testo esplora questa possibilità, alla ricerca di una quadratura del cerchio tra punti di vista solo in apparenza inconciliabili: un sindacato capace di rinnovarsi, movimenti sociali che coniugano idealismo e pragmatismo, attori economici innovativi e responsabili. Chiamando la politica al suo ruolo dimenticato di indirizzo dell’economia.