Un Piemonte che si sposta meno, ma per farlo usa di più i mezzi pubblici e la bici. È questo il quadro che emerge dal nuovo Piano regionale della Mobilità e dei Trasporti, che è stato presentato oggi in Regione.
"La sfida che vogliamo raccogliere", commenta il presidente Sergio Chiamparino, "è coniugare una visione di ampio respiro con le emergenze e i problemi quotidiani che riguardano la mobilità delle persone, con il rispetto dell'ambiente".
L'ultimo piano strategico risale al 1979, quest'ultimo è stato pensato per fornire una visione fino al 2050. La posizione strategica del Piemonte attraversata da due dei principali corridoi europei, quello Mediterraneo e Reno-Alpi, con il completamento delle opere del Terzo Valico dei Giovi e del Traforo della Torino-Lione, proietteranno il Piemonte al centro dei traffici merci internazionali.
Attraverso l'adozione del Piano regionale della mobilità e dei trasporti, il Piemonte si propone di delineare le linee guida di sviluppo nel settore della mobilità che dovranno, da qui ai prossimi anni, essere il punto di riferimento anche degli interventi infrastrutturali che saranno realizzati nella nostra Regione. Il piano si attuerà mediante politiche integrate: la pianificazione dei trasporti produce effetti indiretti su altri settori.
"Il documento", ha spiegato l'assessore aiT rasporti Francesco Balocco, "è il frutto di un percorso partecipato che ha visto il coinvolgimento degli stakeholders, delle istituzioni, delle associazioni e del Consiglio Regionale, ed è stato redatto con collaborazione di SITI".
"Proporremo alla province e ai Comuni di condividere formalmente il piano perché è evidente che le istituzioni su un tema così importante e che impatta sulla vita dei cittadini, non possono andare in ordine sparso ma devono concorrere a un disegno definito e coerente", ha concluso Chiamparino.
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