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Saluzzese | 20 febbraio 2017, 18:00

Oltre 5mila persone, ieri, hanno assistito alla Baìo di Sampeyre

La suggestiva coreografia di una ventina di pulman, una trentina di roulotte, un traffico completamente bloccato e un migliaio di macchine parcheggiate ovunque

Oltre 5mila persone, ieri, hanno assistito alla Baìo di Sampeyre

Saranno state  5 mila o più a Sampeyre, capitale turistica della Valle Varaita, domenica 19 febbraio, le presenze per la Baìo: certo è che, con una giornata soleggiata con un clima primaverile e una rievocazione storica con oltre 500 personaggi che ricorre solo ogni cinque anni, la stima appare essere più in difetto che non in eccesso.

Più di 20 pulman parcheggiati lungo la Provinciale Valle Varaita e nelle aree adiacenti al Cimitero, oltre una una  trentina di roulotte nelle aree riservate al  parcheggio camper, un migliaio di macchine posteggiate ovunque, un traffico completamente bloccato per buona parte della mattinata sulla Provinciale di accesso a Sampeyre, una fiumana di persone che, lasciate le macchine sui due bordi della strada, a piedi per oltre un chilometro raggiungevano il Capoluogo sono state la suggestiva coreografia di una stupenda giornata che Sampeyre ha vissuto intensamente per merito della sua Baio.

Il Comune aveva organizzato i servizi di controllo della circolazione con oltre una quarantina di volontari fra protezione civile, squadre AIB e vigili urbani dei Comuni vicini oltre ad una quindicina di carabinieri per il servizio d’ordine interno, al seguito delle lunghe e affollate sfilate  delle Baìo.

Una giornata da incorniciare per la festa della Baìo che ha visto protagonisti anziani, giovani e giovanissimi maschietti, questi ultimi, nel  ruolo femminile di “Serazìne”.

L’alto significato e i grandi valori della Baìo di Sampeyre sono stati illustrati dal sindaco di Sampeyre Domenico Amorisco nel suo discorso letto all’incontro con  lo Stato Maggiore e gli Abà delle  4 Baìe nella sala consiliare del Municipio alle ore 13,30 di fronte alle Autorità intervenute: “Oggi, 19 febbraio,  siamo qui presenti in questa sala consiliare per l’incontro con lo Stato Maggiore delle quattro Baìe guidate dai  rispettivi Abà: momento storico, questo dell’incontro, perchè nella casa del Municipio si  incontrano le Autorità del Comune, quelle intervenute della Provincia e della Regione con le Autorità della Baìo, l’antica festa alpina  che affonda le sue radici in tempi remoti, prima dell’anno mille, in cerimonie primaverili di propiziazione dei nuovi raccolti con le quali si salutava il ritorno della “luce” dopo gli oscurii mesi invernali.

Poi, attraverso i diversi periodi storici, la Baìo si è caricata, secondo una tradizione radicata profondamente nell’opinione popolare, del simbolo  di  rievocazione storica della cacciata dei predoni saraceni che, all’epoca, avevano terrorizzato il paese e l’intera valle.

Oggi, ben più importante a livello locale di quello che fu il risorgimentale incontro di Teano fra Garibaldi e Vittorio Emanuele, del quale mi permetto prendere in prestito solo il riferimento, in questo simbolico incontro gli Abà ci consegnano idealmente un mondo antico che, per loro indiscusso merito, hanno fatto rivivere nel presente con il proprio messaggio culturale, storico e tradizionale al grido di “Baìo”, un “inno” alla libertà di straordinaria attualità.

Ed è vero, a rivivere il passato si riscoprono valori ormai perduti o dimenticati o accantonati: il valore culturale della Baìo che dimostra ancora una volta di essere uno dei motori primari della crescita che Noi della nuova Amministrazione Comunale vogliamo per Sampeyre. Mentre la crisi imperversa e un pezzo consistente dell’economia nazionale fatica e arretra, il valore aggiunto prodotto da un evento culturale tiene e guadagna terreno: oggi ne abbiamo una prova con le migliaia e migliaia di  persone convenute a Sampeyre e presenti nella piazza della Vittoria; il valore storico della Baìo che riscopre la vera identità di quelli che furono i montanari vessati dalle scorribande dei saraceni poi vinti con la loro cacciata dal paese e di quelli che sono oggi i montanari vessati da altri problemi, fiscali, burocratici e di occupazione che bisogna poter vincere per sopravvivere; il valore tradizionale della Baìo che fa rivivere  i balli tradizionali e ill folklore musicale di un passato antico al suono di violini, fisarmoniche, organetti e clarinetti che coinvolgono tutti i presenti a cimentarsi in momenti di grandi emozioni;

Noi questi valori li abbiamo riscoperti oggi, grazie agli oltre 500 figuranti delle Baìo che stanno, al momento,  sfilando in paese.  Noi  questi valori li abbiamo riscoperti oggi grazie allo Stato Maggiore delle 4 Baìe qui presenti in questa sala consiliare. Noi questi valori li abbiamo riscoperti oggi anche grazie all’impegnativo lavoro delle donne di confezionare i costumi e di arricchirli con gli antichi e variopinti nastri di seta, donne che per tradizione non partecipano alla Baìo,

Noi questi valori li abbiamo riscoperti oggi grazie agli Abbà delle 4 Baie delle quali mi onoro di pronunciare i loro nomi: per la Baìo di Vilà gli Abà Fausto  Bonetto e Franco Dovetta, per la Baìo del Chucheis gli Abà Luciano Bernardi e Giovanni Carlotti, per la Baìo di Roure gli Abà Giacomo Dematteis e Giuseppe Garnero, per la Baìo della Piasso gli Abà  Giuseppe Bongiasca e Bruno Martino. Con un grazie particolare all’Abà Maggiore Giuseppe Bongiasca  che  ha diretto magistralmente con l’altro Abà Bruno Martino l’organizzazione di questa Baìo 2017.

Il ringraziamento, infine, mio personale e dell’Amministrazione che mi onoro di rappresentare va a tutte le Autorità qui presenti per la loro partecipazione a questo storico incontro con l’invito, ove lo ritengano,  a prendere la parola ora per un breve saluto”.

La terza giornata della Baìo di Sampeyre è in programma giovedì 23 febbraio con il precesso al Tesoriere che chiuderà la festa dando a tutti appuntamento fra 5 anni, nel 2022.

r.t.

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