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Cuneo e valli | 21 febbraio 2017, 12:30

"Acqua pubblica in Provincia: il rubinetto cigola ma pian piano si apre!"

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Cuneese Acqua Bene Comune

"Acqua pubblica in Provincia: il rubinetto cigola ma pian piano si apre!"

Come è noto, al centro di tutto sta il rispetto del referendum del 2011:no alla privatizzazione dell'acqua. Il 2 Luglio 2015 a Cuneo l'Assemblea generale dei Sindaci aveva fissato il cronoprogramma per attuare il referendum. Siamo vicini a concludere il percorso, ma desideriamo la massima trasparenza e il maggior coinvolgimento di tutti: anche questo influenzerà il risultato finale. Ecco perché insistiamo che si riconvochi l'assemblea generale dei Sindaci (già prevista per il 30.9.2016).

Nel merito della scelta del tipo di gestione, il territorio provinciale è molto diversificato sia per il tessuto socio-economico che per le caratteristiche orografiche. Perciò si ritiene che la forma di organizzazione più consona sia l'Azienda Consortile con 3/4 gestori di aree omogenee legati al territorio e una struttura centrale in grado di ottimizzare le risorse e contenere i costi. Ma non si tratta solo di questo: come Comitato cuneese Acqua Bene Comune abbiamo inviato ai Conferenzieri una nuova lettera con alcune richieste. Ad esempio che l'Azienda consortile si occupi esclusivamente del servizio idrico sul territorio definito e che si indichi nello Statuto l'esclusione dalla finalità di lucro e il totale reinvestimento nel settore dei proventi delle tariffe. Inoltre deve essere escluso l'ingresso di soci privati. Ed ancora non deve creare maggiori costi ai cittadini ma coinvolgere nella definizione degli indirizzi e nel controllo dei risultati tutti i conferenzieri d'Ambito con una presidenza che venga ricoperta a turno dai presidenti delle singole aziende.

Per una maggiore partecipazione dei cittadini si richiede un organo consultivo di rappresentanza dei cittadini-utenti ed assemblee territoriali a scadenze prefissate. Per la trasparenza almeno una volta all'anno si deve mandare agli utenti, con le bollette, una relazione delle attività svolte, degli investimenti e dei flussi finanziari.

Ancora una volta chiediamo a tutti di mantenere alta la tensione per il conseguimento di questo risultato, ci siamo quasi ma non è ancora finita! Ovviamente per noi il risultato principe rimane l'Azienda Speciale Consortile, ma il passaggio attraverso la SpA totalmente pubblica era indispensabile per raggiungere il 100% della proprietà e le richieste di inserimento nello statuto sopra esposte sono una tappa per creare la democrazia e la partecipazione di cittadini e lavoratori del settore.

Comitato Cuneese Acqua Bene Comune

cs

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