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Attualità | 23 febbraio 2017, 16:14

"Autocritica su turismo e piano regolatore una colpa? Crediamo di no": Mondovì Oltre sulla "città spenta"

Riceviamo e pubblichiamo

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In queste settimane i lettori dei giornali locali hanno avuto modo di confrontarsi con due tematiche che stanno particolarmente a cuore al gruppo consigliare "Mondovì Oltre": il turismo in città e la revisione del piano regolatore.

Come immaginavamo la nostra posizione, anche di auto-critica, ha stupito molti, ma non potevamo esimerci dall’esplicitare con franchezza quelle che sono le opinioni e le segnalazioni che tanti cittadini, in questi mesi, ci hanno fatto giungere. E’ una colpa? Noi crediamo di no.

Anzi, proprio per evitare di commettere l’errore opposto, ossia di sentirci intoccabili da critiche e fuggire dal confronto su quelli che sono gli aspetti migliorabili della nostra città, abbiamo deciso con coraggio di sottolineare la realtà che emerge dal dialogo con i monregalesi.

Il turismo. Nel nostro intervento in Consiglio Comunale abbiamo sottolineato che, dal punto di vista turistico, le Associazioni cittadine – di qualsiasi natura – si stanno adoperando con un impegno encomiabile. Qualcuno ha voluto leggere in quelle parole una critica all’Assessore Tealdi e ci ha fatto notare che di spento non c’era la Città ma la nostra capacità di viverla. Dieci giorni dopo, però, leggiamo sui giornali della recente assemblea annuale dei soci dell’associazione “La Funicolare” e della nascita di "Mondovì +".

E' evidente, e non abbiamo fatto altro che ribadirlo in Consiglio Comunale, come sia necessario impegnarsi maggiormente - soprattutto in forme di coordinamento - per sostenere gli sforzi profusi dai privati nel realizzare eventi di qualità.

Sappiamo bene che Tealdi ha fatto ciò che ha potuto con i mezzi che ha avuto a disposizione, però è un fatto incontestabile che altri territori della nostra provincia abbiano saputo meglio comportarsi rispetto a Mondovì in campo turistico, definendo in modo preciso la loro identità turistico-culturale. “Città spenta” significa impegnarsi a trovare una ricetta per riaccenderla ed abbiamo l’ambizione di pensare che non sia solo interesse di un gruppo consigliare, bensì di tutti coloro che hanno a cuore Mondovì. Ed allora, perché non creare una piattaforma turistica comune a tutto il Monregalese che possa portare alla creazione di un consorzio, raggruppante pubblico e privato, che impegni ogni energia per creare e promuovere al meglio la nostra offerta turistica?

Pensiamo, ad esempio, ad un rinnovato rapporto di promozione e collaborazione con i musei della nostra città, in modo da inserirli in una rete di eventi e attività che li valorizzino a pieno, alla redazione di un calendario di eventi unico e coordinato con gli altri comuni del monregalese, al fine di sviluppare un’azione di programmazione comune e più incisiva dei tanti eventi che si svolgono sul nostro territorio, ma che spesso risultano isolati agli occhi dei visitatori.Mondovì, infine, deve consacrarsi come “capitale italiana dell’aria”, implementando e valorizzando le iniziative legate al Raduno dell’Epifania, rivitalizzando il Ballon Porto in modo che diventi un centro dove questo sport si traduca in materia di insegnamento e tutoraggio, ma soprattutto una stazione fissa aperta tutto l’anno per far sì che chiunque venga nella nostra città possa cimentarsi nel volo, promuovendo un’offerta turistica a tutto tondo.

La revisione del piano regolatore. Su questo tema abbiamo depositato in Comune un documento che rappresenta il pensiero del nostro Gruppo Consiliare: in esso è bene evidente l'apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione e per quello dell'assessore Rossi. Un lavoro che, così lo ribadiamo, servirà alla prossima Amministrazione Comunale: con buona pace della Lega Nord, il nostro intendimento è quello di attivare una programmazione lungimirante relativamente ad un tema essenziale, come quello della pianificazione urbanistica della nostra città. Ed essere lungimiranti significa anche prendere in considerazione le iniziative che si stanno intraprendendo a livello nazionale, quali i progetti di legge attualmente in discussione al Senato e che hanno già avuto l'approvazione della Camera.

I cinque anni di sonno letargico della Lega Nord cittadina sembrano dunque terminati. Confidiamo che oltre a conferenze stampa, tagli dei nastri ed invettive populiste dettate da via Bellerio ci possa essere un confronto nel merito e nei contenuti.

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