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Monregalese | 28 aprile 2017, 10:00

Mondovì: per la targa, una duplice incisione

I marmi talvolta parlano; e l'occhio, attento, coglie

Mondovì: per la targa, una duplice incisione

Interpellato lo stradario comunale che, in formato elettronico “pdf”, si trova nel sito internet ufficiale della municipalità monregalese, ecco la definizione che viene data a proposito di Via Ascanio Vitozzi:

Inizia da via F. Gallo, allo spigolo del palazzo ex Monte di Pietà, costeggia il parcheggio a ridosso della dismessa caserma Durando, incontra via A. Pozzo e termina in via delle Scuole.

Ciò detto: l'occhio attento del viandante, che guarda la targa marmorea da sotto in su, può ben notare come la doppia “Z” sia stata evidentemente preceduta,  in fase di incisione delle lettere che formano il nome dell'architetto orvietano celebre (anche) per aver progettato il Santuario di Vicoforte, da una accoppiata di “S” poi “riempite” in qualche misura, con una qualche polvere marmorea o simil-resina.

Nota curiosa: appena dopo la “doppia zeta”, una “I” ha perso, quasi badando alla simmetria alto-basso, poco più di un terzo del riempimento nero dell'incisione.

Ed è così che la targa, in qualche misura, vista appunto con occhio attento, può sembrare un “quadretto”. Questo almeno secondo un uso figurativo (Fonte: treccani.it) del termine virgolettato appena citato: In usi fig., riferito a scene e situazioni caratteristiche della vita reale:è un q.!;che bel q.!;un q.commovente,idilliaco.

Marco Roascio

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