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Agricoltura | 29 aprile 2017, 12:31

Gelata notturna, si contano i danni a vigneti e frutteti La Regione: “Chiediamo l’intervento del Governo”

Le gelate del 18 e 19 aprile hanno provocato seri danni a vigneti, noccioleti, kiwi, alberi da frutto e ortaggi in varie zone del Piemonte

Gelata notturna, si contano i danni a vigneti e frutteti La Regione: “Chiediamo l’intervento del Governo”

Le gelate del 18 e 19 aprile hanno provocato seri danni a vigneti, noccioleti, kiwi, alberi da frutto e ortaggi in varie zone del Piemonte. La coda invernale, dopo il clima primaverile dei giorni precedenti, è arrivata all’improvviso facendo scendere la temperatura a -1 grado e provocando la formazione della brina e gelate estese con pesanti ripercussioni sulle colture.

«Il gelo - spiega il vicedirettore della Cia Cuneo, Silvio Chionetti - questa volta non ha risparmiato neppure i vigneti di Langhe e Roero, in quanto ha colpito a macchia di leopardo le coltivazioni sia in fondovalle, sia in altitudine». E’ bastato un piccolo cambio di corrente a far sì che un vigneto sia rimasto completamente gelato e quello di fianco invece sia stato risparmiato. «Anche per questo è difficile fare stime precise, ma senza dubbio questa calamità comporterà un danno quantitativo evidente, con riduzione media delle rese».

«In tanti anni di lavoro agricolo - dice ancora Chionetti - non ho mai visto una gelata così dannosa, anche se i vecchi citano vari precedenti disastrosi. Si ricorda una gelata simile con queste proporzioni nel lontano maggio del 1957, in questi giorni i nostri tecnici stanno valutando caso per caso come intervenire nei vari vigneti per non compromettere anche il raccolto del prossimo anno. Finora l’annata era stata precoce: grazie alle temperature miti di marzo, il ciclo vegetativo delle viti era in anticipo di un paio di settimane. La sferzata di freddo è arrivata in piena fase di crescita e ha bruciato i germogli soprattutto nelle aree più basse ed esposte, colpendo le gemme più giovani e fresche, rispetto a quelle più robuste». Dove si è abbattuta la gelata, il danno è totale: la pianta ustionata non produce per tutto l’anno e se anche nasce una seconda gemma, sarà infruttifera.

Data l’eccezionalità del fenomeno, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e l’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero hanno annunciato di voler coinvolgere il governo nazionale. «Chiediamo a chi ha subito danni di segnalarli immediatamente ai comuni, in modo da poter avviare un censimento preciso degli effetti delle gelate. Al governo chiediamo un intervento straordinario per fare fronte alle difficoltà di molte aziende agricole piemontesi», spiegano Chiamparino e Ferrero.

 

 

 

"AVVIO ANTICIPATO INIZIATIVA PREVISTA NELLA DOMANDA DI SOSTEGNO N° 20201062856 TRASMESSA IN DATA 30/09/2016 AI SENSI DEL PSR 2014-2020 DELLA REGIONE PIEMONTE – MISURA 1 – OPERAZIONE 1.2.1- AZIONE 1: “ATTIVITA’ DIMOSTRATIVE E DI INFORMAZIONE IN CAMPO AGRICOLO”.

 

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