Clemente Malvino guida la Confartigianato del Fossanese

Martedì 2 maggio si sono svolte le elezioni Confartigianato per la presidenza della zona di Fossano, che comprende altresì Trinità, Bene Vagienna, Lequio Tanaro, Salmour, Sant’Albano Stura, Centallo, Vottignasco.

Ha conquistato la presidenza con un eclatante risultato Clemente Malvino (vicepresidenti Aldo Caranta e Sergio Cravero) ottenendo 84 consensi su 125 votanti, rispetto allo sfidante Paolo Gastaldi (con i candidati a vicepresidenti Vanja Fassi e Mery Bertola). 

Malvino, titolare di un’impresa artigiana, prosecutore nella gestione dell’Azienda di famiglia (la “Malvino Clemente-Officina meccanica”, poi denominata “Malcomplast Engineering - Malvino costruzione macchine plastica”).

Una realtà artigiana fondata dal nonno Clemente nel lontano 1897, poi proseguita con il papà Giuseppe e lo zio Dino, tra l’altro cofondatore della Confartigianato cuneese.

Un’intuizione scaturita nel lontano 1945, data in cui a Fossano nasceva il primo nucleo di artigiani liberi capitanata appunto da Dino Malvino (Presidente per un trentennio della zona Fossano e per circa un ventennio presidente della Confartigianato provinciale.

È in questo modo che l’Associazione ha saputo dare, fin dall’inizio, sostanza alla tutela costituzionale dell’artigianato, la cui primaria missione è adoperarsi per l’incremento e per il miglioramento della produzione, dell’occupazione degli associati e tutelare al meglio il mondo imprenditoriale. Proprio questo è il tratto costitutivo di Confartigianato: aggregare la forza negoziale di un numero consistente di soggetti, raccogliendo in una casa comune esperienze territoriali ricche di tradizione e di conoscenze, che altrimenti non avrebbero voce. Fondamentale pertanto che la Confartigianato si batta con forza e rappresenti, in ogni opportuna sede, l’interesse degli associati, cercare di valorizzare le imprese, le persone  le famiglie e la coesione sociale.

 Curioso apprendere dalle statistiche che le micro imprese, le botteghe artigiane risultino essere la spina dorsale dell’economia Italiana: una realtà economica (quella artigiana) che sta soffrendo ma che è riuscita a rimanere in vita non senza sacrifici nonostante questa prolungata crisi economica.

Risulta interessante citare una frase del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi: “migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante che noi possiamo inventare per molestarli, e scoraggiarli.

È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla altrettanto potente che il guadagno.

Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e  comodamente ottenere con altri impegni”

Un citazione in cui gli artigiani si riconoscono appieno, e che allo stesso tempo fa capire come nonostante gli anni trascorsi, l’attenzione nei confronti dell'artigiano continua ad essere squilibrata. 

Sarà dunque impegno della Presidenza Malvino continuare a battersi per il valore artigiano delle imprese, per il lavoro dei nostri collaboratori, per la creazione di nuovi posti di lavoro, per  il radicamento e l’identità territoriale. La forza è credere ancora in questi valori, il coraggio è perseguire tenacemente la direzione intrapresa dai nostri avi, per il bene delle future generazioni e far si che il ruolo dell’artigiano venga  giustamente riconosciuto e valorizzato .