"Vorrei "derenzizzare" questo comizio e concentrare il discorso sulle nostre idee: il Movimento 5 Stelle è nato per consentire ai cittadini di farsi Stato senza l'obbligo di entrare in un partito". Una battuta e un messaggio diretto: ha esordito così Alessandro Di Battista di fronte al pubblico di Mondovì, riunitosi nella mattinata di oggi, domenica 14 maggio, in piazza Cesare Battisti per assistere all'intervento del deputato capitolino e a quello del candidato sindaco Giuliano Bessone.
Un monologo di oltre mezz'ora in cui sono state sviscerate molteplici tematiche e di cui vi proponiamo i passaggi salienti: "L'intermediazione mediatica e della politica sono la forma principale dell'indirizzo del potere - ha dichiarato il 38enne capitolino -. Qualcuno di noi ha interessi in tv, radio, giornali? No. Per questo saremmo gli unici a creare una legge sul conflitto di interessi, creando così posti di lavoro! Noi vogliamo colpire la corruzione come se questa fosse una mafia, introducendo il Daspo per i politici e le aziende corrotti, arrivando addirittura a inserire degli agenti provocatori, i quali, sotto copertura, proporrebbero "mazzette", scoprendo così i corrotti".
E ancora: "Questo Paese potrà andare avanti con il turismo, l'enogastronomia e la cultura. Può mai fallire l'Italia, che è la nazione più bella del mondo? Ogni anno, dallo Stivale, scappano 120mila persone: noi dobbiamo limitare questo fenomeno. Come? Introducendo il reddito di cittadinanza, varando una legge sulla chiusura domenicale dei centri commerciali per aiutare i piccoli commercianti travolti dalla crisi e ridurre la disgregazione familiare. La politica è l'unico mestiere che si comincia a esercitare in maniera peggiore quando si diventa professionisti. Noi non lo siamo e vogliamo un'occasione".
Un appello finale a cui ha fatto eco quello di Fabiana Dadone, altra deputata dei 5 Stelle: "Dateci la possibilità di arrivare almeno al ballottaggio e di giocarcela con il nostro avversario di turno - ha asserito -. Provate a non votare turandovi il naso e votate per l'idea, non per l'amico o per il vicino di casa. Abbiamo superato ostacoli in contesti complessi come Roma e Torino, a Mondovì potremmo fare bene".
In merito alle idee per migliorare l'amministrazione cittadina, è stato poi il candidato sindaco Giuliano Bessone a svelare alcuni punti chiave del proprio programma: "Stiamo lavorando da luglio - ha affermato -. Mi è sempre piaciuto fin da bambino occuparmi e interessarmi della cosa pubblica. Nel nostro programma non abbiamo inserito un elenco della spesa dei vari punti da attuare, in quanto le tematiche sono tutte concatenate. Sovente la minoranza è considerata come un fastidio dalla maggioranza e buonissima parte delle proposte presentate in questi anni dal nostro rappresentante in Consiglio comunale, Federico Costamagna, non sono state prese in considerazione o sono state cestinate. In caso di vittoria, cambieremmo radicalmente le cose, a partire dal presidente del Consiglio comunale, che solitamente è assegnato alla maggioranza. Noi invece lo daremmo alla minoranza, perché è una figura importantissima".
Non sono mancate poi alcune stilettate alla Giunta Viglione e ai diretti avversari nella corsa per la fascia tricolore: "La Giunta uscente si è scissa e si è schierata in due compagini differenti, litigando per questioni di poltrone! Noi non assegneremmo gli incarichi in base al numero di voti garantiti dai candidati, come è stato fatto sino ad oggi, perché il nostro faro è il cittadino, con i suoi interessi e le sue esigenze. Non abbiamo secondi fini, non viviamo per la politica e vogliamo fare un progetto a lungo termine, che non consentirà di vedere subito i risultati. Noi faremmo i Consigli comunali nei rioni, nei luoghi in cui ci sono i problemi. La cosa pubblica è una parte di casa nostra: vedere Breo svuotata come è ora, dimostra una mancanza di progettualità. La nostra idea è quella di rendere questa città una comunità partecipata: la cittadinanza deve essere chiamata ad attivarsi e l'amministrazione comunale non deve essere vista come un ostacolo, ma come qualcuno che aiuti e stia al fianco della popolazione".
Infine, sono stati presentati i 15 componenti della lista del Movimento 5 Stelle: si tratta di Federico Costamagna (consigliere comunale uscente), Maria Pia Tealdi (34 anni, impiegata), Massimo Scabbia (48 anni, amministratore), Giuliana Masante (57 anni, casalinga), Gian Luca Cora (47 anni, impiegato), Paolo Lovera (49 anni, farmacista), Carla Bertolino (53 anni, commerciante), Elga Todaro (41 anni, casalinga), Davide La Cara (28 anni, laureato in Scienze Politiche), Fabio Lingua (32 anni, ricercatore universitario), Gloria Ascoli (51 anni, impiegata), Silvia Dadone (23 anni, studentessa), Marco Faccio (35 anni, ingegnere ed imprenditore), Livio Teobaldo (46 anni, tecnico informatico e commerciante) e Luciano Bottai (61 anni, pensionato, ex ispettore presso la Guardia di Finanza).