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Curiosità | 23 maggio 2017, 13:48

Agrishop, a Barolo il wine bar firmato Collisioni Festival

Nuovi progetti Food&Wine per il Festival agrirock più eclettico di sempre

L'Agrishop a Barolo

L'Agrishop a Barolo

Come potremmo commentare un Festival culturale che decide di collaborare alla creazione di un nuovo punto turistico dedicato all’enogastronomia piemontese? Forse è ampliare un po’ troppo gli orizzonti e andare fuori dal seminato? “In realtà no” spiega Filippo Taricco, direttore del Festival, “il rinnovare e ripensare la narrazione e lo storytelling del territorio e delle sue eccellenze è stato al centro della nascita di collisioni fin dalla sua prima edizione. In un certo senso collaborare a questo progetto è un modo per sperimentare e mettere in pratica le idee di comunicazione nate collaborando con i tanti partner del festival e renderle permanenti e a disposizione del turista lungo tutto il corso dell’anno: la contaminazione tra enogastronomia e musica, il crossover tra letteratura e vino sono formule già sperimentate con successo nei giorni del Festival e che intendiamo mettere a disposizione del turista che visita Barolo tutti i giorni dell’anno. Per far questo, fondamentale è la collaborazione con i nostri partner, che saranno protagonisti e metteranno a disposizione i contenuti e il know-how nella ristorazione e nella produzione delle eccellenze del territorio”.

A credere nel progetto, infatti, non sono solo le istituzioni, ma anche numerosi consorzi, associazioni di settore e aziende produttrici, coinvolti, insieme al team del Progetto, nel creare nuove iniziative e proposte sul territorio per ampliare e innovare la propria comnunicazione, senza venir meno alla genuinità e al rapporto diretto con il pubblico: “Collisioni è un evento internazionale che fa parlare il territorio, dall’agricoltura all’arte, dai prodotti alla cultura”, commenta Pierantonio Invernizzi. “Inalpi è un’azienda che vive di territorio, attraverso la filiera del latte alpino piemontese ha come obiettivo quella di divulgare nel mondo il buon latte piemontese, raccontando di qualità e rapporti umani: la mission di collisioni è dunque la medesima.”

“L’obiettivo” prosegue Taricco, “è creare sinergie, tra gente che ama lo stesso territorio e ha la passione di comunicarlo e farlo apprezzare. È così che abbiamo incontrato lo Chef Francesco Demarco, che da tempo desiderava trasferirsi nelle Langhe, ma d’altra parte in modo simile era rimasto appassionato al Festival Ian D’Agata, grazie al quale oggi Collisioni è uno dei più grandi appuntamenti in Italia per la comunicazione del cibo e del vino”.

Un progetto, dunque, che sposa e prosegue un’attività che in realtà Collisioni ormai porta avanti da anni, anche grazie ai numerosi partner che hanno creduto nel Festival e l’hanno aiutato a crescere anche in questo settore: “Sono contento della collaborazione che si è creata negli anni tra la CIA e Collisioni soprattutto considerata la crescita di Collisioni dal punto di vista agricolo e dal momento che riteniamo la comunicazione sia un valore fondamentale per il mondo dell’agricoltura”, sottolinea infatti Igor Varrone, direttore CIA Cuneo. “Ritengo che i nuovi spazi Agrishop e Agrilab siano estremamente importanti come punto di riferimento regionale e non solo, dal punto di vista, tanto del vino quanto soprattutto quello agricolo, e credo che il fatto che all’interno della struttura di Collisioni ci siano personaggi riconosciuti e qualificati come Ian D’Agata sia una garanzia della credibilità e progettualità dell'iniziativa e della volontà di fare e di crescere, non solo in ottica locale, ma in generale nell'agricoltura e nella sua comunicazione”.

Nel nuovo Agrishop di Barolo, all’interno del cortile del Castello, ci sarà infatti spazio per la comunicazione dei grandi prodotti e della cucina regionale, una comunicazione che Collisioni si impegna, con la sua esperienza, a declinare nelle forme più innovative: “Siamo veramente entusiasti e piacevolmente colpiti dall’organizzazione di questo evento in quanto da l’opportunità ad aziende artigiane di alta qualità di farsi conoscere ed apprezzare da un vasto pubblico di intenditori e non”, concorda Sabrina Massera, della Pasticceria Massera.

Per sviluppare al meglio il progetto, Collisioni creerà anche un team di giovani impegnati a trovare strumenti inediti di divulgazione, da degustazioni didattiche e aperitivi a tema a web serie sulla cucina e contest sui social. Un esperimento che Collisioni aveva già inaugurato con successo nell’edizione 2016 del Festival, con il palco Wine&Food, sul quale erano stati coinvolti, a fianco dei partner food&wine, i partecipanti al Progetto Giovani. È così che fumettisti si erano trovati a dar forma, con le loro creazioni, alle eccellenze dell’enogastronomia, Chef stellati erano stati accompagnati dalle musiche di band emergenti e il pubblico aveva così potuto immergersi in un’esperienza artistica e sensoriale unica nel suo genere. Dopo un trampolino di lancio così riuscito, negli spazi Agrishop Collisioni coinvoglia la sua capacità di comunicazione sul territorio, un team di giovani appassionati di nuove tecnologie, ma anche amanti della loro terra e tradizione, e i produttori di tutte le grandi eccellenze che il nostro Paese può vantare, in un nuovo progetto di collaborazione e contaminazione, alla ricerca di linguaggi inediti e nuove voci da ascoltare.

Un contenitore dunque di grande valore per quelle aziende che fanno del rapporto con il pubblico e della difesa della qualità aspetto fondamentali della loro produzione, come fa notare Valerio Volpe, proprietario, con il padre, di Germoglio dei Sapori. “Il progetto Agrishop del gruppo Collisioni rappresenta per un noi non solo un luogo in cui trascorrere momenti piacevoli, ma un raccoglitore di storie, che diverrà punto di riferimento per l’incontro, la sinergia e la condivisione per chi come noi, ha la passione di raccontare la storia e la tradizione culinaria piemontese attraverso i suoi prodotti". Un progetto, dunque, ben concentrato sul territorio, ma che vuole proporsi come aprifila nella ricerca di nuovi mezzi di comunicazione e esplorare nuove reti e collaborazioni. Non per nulla, così come per il Festival e il suo Progetto Vino, non mancheranno collaborazioni con partner privati e consorzi di altre Regioni d’Italia, che già da tempo hanno sposato la filosofia di valorizzazione, cultura e didattica del festival: "Siamo felici di partecipare ad Agrishop, progetto di Agri-Rock Collisioni. Il nuovo progetto di Collisioni sarà un'occasione preziosa e festosa allo stesso tempo di scambio, arricchimento e condivisione dei valori in cui crediamo", sostiene infatti Cristina Nonino, che con le sorelle è ormai partner consolidato del festival e porta le sue eccellenze dal Friuli.

Gemellaggi mensili, eventi ad hoc, ma anche abbinamenti arditi e iniziative personalizzate, secondo Pierluigi Rinaldi, proprietario della Raineri, una istituzione per il settore dell’olio in Liguria: “Una splendida occasione di incontro tra eccellenze regionali, che sancisce ancora una volta lo storico legame tra la provincia di Imperia e il Piemonte.”

Ancora una volta, dunque Collisioni non si tira indietro dal mettere in campo tutte le sue armi migliori e lo dimostra l’impegno ad attivarsi a 360 gradi per un progetto del tutto nuovo: a fianco dei nuovi spazi, l’edizione 2017 del Festival vedrà la nascita di un nuovissimo settore, dedicato al mercato e ai professionisti internazionali di settore: Il Progetto Food. Ian D’Agata, già Direttore Creativo del Progetto Vino di Collisioni, ormai parte integrante e punta di diamante del festival, ha quest’anno coinvolto un panel di ospiti internazionali direttamente dal mondo della gastronomia e ristorazione d’oltre ochgeano: buyer, chef proprietari di catene di ristoranti, responsabili di istituzioni di primo piano nel food del panorama estero, impegnati in lezioni, seminari, degustazioni e confronti su particolari mercati, con ospiti del calibro di Mitchell Davis, Executive VP della James Beard Foundation, l'istituzione che ogni anno consegna gli Oscar del Food negli Usa, Brian Bistrong, il Product Buyer della nota catena di supermarket americani Dean e DeLuca, uno dei maggori importatori di food italiano negli Usa e Nancy Silverton, co-proprietaria di La Mozza con Joe Bastianich e proprietaria di altri locali in stile italiano. Un’occasione, dunque, non solo di dar voce alle tante eccellenze locali e regionali che oggi non hanno ancora una vetrina internazionale didattico-scientifica di livello, ma per importatori e chefs di entrare in contatto con tecniche di lavorazione uniche nel loro genere, di visitare in prima persona i luoghi di produzione delle grandi eccellenze italiane e di immergersi per qualche giorno in quell’eclettico vortice di esperienze che è Collisioni Festival.

“Così valorizzato” commenta la Presidente Coldiretti Piemonte, Delia Revelli “il territorio diventa una vetrina unica per promuovere il Made in Piemonte e la sua cultura. Siamo in una terra a forte vocazione agricola, che fa delle eccellenze agroalimentari e vinicole il suo miglior biglietto da visita”. “Con Collisioni - aggiunge il Delegato Confederale, Bruno Rivarossa - Coldiretti pone al centro la cultura agricola piemontese e si impegna a promuovere e raccontare ad un vastissimo pubblico, in maniera non convenzionale, la ricchezza del nostro territorio, l’unicità dei nostri paesaggi e dei prodotti tipici”.    

cs

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