In questi giorni i principali organi di stampa locali, oltre all'amministrazione e al sindaco di Saluzzo, sono "bombardati" di e-mail contro la manifestazione che si svolgerà il 10 e 11 giugno, la "Meat Parade".
Non solo, si attacca anche la sfilata dello scorso weekend, la rudunà, 120 capi co i loro rudun per le vie del centro, prima di raggiungere le zone di alpeggio. La manifestazione, amatissima dai saluzzesi e non solo, viene contestata in quanto ritenuta una sofferenza e una costrizione per gli animali. "Cosa dovrebbe rappresentare di così tanto educativo? Perché dover mettere al collo dei campanacci alle mucche?".
La manifestazione che mette al centro la carne, la "Meat Parade", viene contestata perché si attacca il consumo di carne in generale e il suo impatto sull'ambiente.
A queste polemiche risponde l'assessore alle Attività produttive e alle Manifestazioni Francesca Neberti, che replica: "Rispetto la sensibilità di tutti, ci mancherebbe. Ma parliamo di una manifestazione, la rudunà, che celebra l'antico rito della transumanza. Un gesto che affonda le radici nei tempi antichi, quello di portare a piedi, per lunghe giornate, gli animali dalle stalle della pianura sino agli alpeggi, dove questi trascorreranno la stagione estiva e saranno preparati i profumati e caratteristici formaggi. Questi animali sono trattati benissimo, voglio sottolinearlo. Quanto alla Meat Parade, si tratta della promozione di un'eccellenza del territorio, la razza piemontese, con una particolare attenzione al mondo dell'allevamento sostenibile e al consumo consapevole di carne. Prendo atto delle critiche, accetto le scelte e i credo di tutti, ma queste manifestazioni celebrano il territorio".
bsimonelli