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Attualità | 27 maggio 2017, 12:31

E' iniziato ieri (26 maggio) il Ramadan: anche i cuneesi di fede islamica chiamati a rispettare il Quarto Pilastro

Fino al 24 giugno prossimo, i fedeli dovranno rispettare pubblicamente il digiuno completo dall'alba al tramonto

Foto generica

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Per circa 1,6 miliardi di fedeli sparsi in tutto il mondo (anche nella nostra provincia Granda), il Ramadan 2017 è effettivamente iniziato nella serata di ieri, venerdì 26 maggio.

Il Ramadan celebra, tradizionalmente, l'annuncio della rivelazione dell'intero Corano al profeta Maometto da parte dell'Arcangelo Gabriele e cade all'interno del nono mese dell'anno del calendario musulmano, scandito dai movimenti della Luna (e quindi mai regolare nella propria processione). E' uno dei cosiddetti "Cinque Pilastri dell'Islam", ovvero i cinque obblighi fondamentali che ciascun fedele praticante deve sottoscrivere per potersi ritenere davvero tale, ed è caratterizzato dall'astensione quasi totale dal bere, fumare, mangiare e praticare attività sessuali dall'alba al tramonto per la durata di 29 o 30 giorni. Al contempo, sarebbe necessario un altro tipo di "astensione", più etica, dalle dicerie, dalle bugie e dalle oscenità.

In che senso "quasi totale"? Nel senso che in alcuni casi il digiuno come forma di adorazione spirituale può essere ritardato (per esempio se ci si trova in viaggio, e solo a patto che appena possibile lo si riprenda) o addirittura non affrontato (è il caso dei bambini al di sotto dell'età puberale, dei troppo anziani, dei malati e malati cronici e delle donne incinta o in periodo di allattamento), ma a condizione che si prodighino in atti caritatevoli di qualche tipo.

Certo, nei paesi a maggioranza islamica il mancato rispetto dei precetti del Ramadan in pubblico può essere sanzionato, anche penalmente, ma nella sfera privata non si è davvero costretti a fare alcunché: come ha sottolineato il presidente della Comunità Islamica di Cuneo Ahmed Sahbani "l'Islam è una religione pratica, che non spinge nessuno oltre i propri limiti fisici."

Comunemente si consumano due pasti durante il Ramadan: uno poco prima dell'alba (chiamato Suhur) e uno subito dopo il tramonto (Iftar). Nel corso dei 29/30 giorni, i fedeli vengono caldamente invitati a consumare questi pasti tutti insieme, per esercitare il senso di comunità.

"Nel mese di Ramadan - continua Sahbani - i fedeli musulmani devono riservare particolare attenzione al Corano, alla sua lettura e alle riflessioni a lui dedicate, specialmente durante la lunga preghiera comunitaria del Tarawih, recitata dopo il tramonto. Negli ultimi 10 giorni di Ramadan, poi, ha luogo la Notte del Destino, completamente dedicata alla preghiera."

Il Ramadan 2017 terminerà il 24 giugno prossimo, con la tradizionale "Festa Piccola", o "di rottura del digiuno".

L'evento in questione avviene in concomitanza con l'arrivo della Luna Nuova ed è sottolineato da momenti conviviali e di preghiera sempre all'insegna della comunità islamica: ciascuno dei coinvolti, però, prima di festeggiare deve offrire un pasto (o il suo equivalente in denaro) a una persona bisognosa, così che proprio nessuno ne possa rimanere escluso.

redazione

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