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Attualità | 28 maggio 2017, 13:10

Mondovì: gli allievi del "Giolitti" primi nel progetto "Abbattiamo i muri del silenzio"

Il Dirigente Scolastico dell’Alberghiero “Giolitti” di Mondovì Donatella Garello, orgogliosa per il successo raggiunto dalla scuola che dirige, afferma che il concorso ha voluto coniugare le competenze di cittadinanza con le competenze professionali

Mondovì: gli allievi del "Giolitti" primi nel progetto "Abbattiamo i muri del silenzio"

Giovedì 18 maggio u.s. l’Alberghiero “Giolitti” di Mondovì ha partecipato alla terza edizione del concorso “Abbattiamo i muri del silenzio” organizzato dall’IPS "J. B. Beccari” di Torino e dedicato al procuratore Bruno Caccia, ucciso a Torino il 26 giugno 1983 a pochi anni dalla sua nomina a capo della Procura del Tribunale di Torino. La competizione enogastronomica ha rappresentato infatti il punto di arrivo di un percorso formativo condiviso tra l’istituto ospitante e tre istituti alberghieri (IIS “Giolitti” di Torino, IIS ”Giolitti-Bellisario” di Mondovì e IIS “Ubertini” di Caluso) che ha previsto la partecipazione a diversi incontri culturali, alle udienze del processo Bruno Caccia, incontri con il giudice Giancarlo Caselli e con le figlie del procuratore Caccia.

Le allieve Elisa Fasano, Martina Colletti, Aurora Rossi e Elisa Renaudo della classe IV F articolazione pasticceria dell’Alberghiero “Giolitti” di Mondovì, preparate ed accompagnate dal docente Danilo Guerra, si sono aggiudicate il primo premio, pari ad un valore di 300 euro, presentando il “bianco e nero”, una sfera di cioccolato bianco con all’interno una mousse di fondente e fava tonka, gelè alla fragola e mousse al cioccolato al latte e nocciole. Bianco e nero era appunto il modo di essere e di pensare del Magistrato Bruno Caccia, come scritto nella poesia a lui dedicata da Cavalli, “Il Sorriso di Bruno Caccia”.

Le ragazze hanno deciso di rappresentare l’essenza del procuratore non solo attraverso il modo in cui agiva nella vita, ma anche come ne ha affrontato la fine: la fava tonka, ingrediente dal carattere intenso e deciso che lascia il segno, proprio come quello del Magistrato; i fori sulla cupola in cioccolato bianco che rappresentano i quattordici colpi subiti più i tre di grazia. In abbinamento al tutto è stato servito il Sansossì, un vino aromatizzato alla china.

Il Dirigente Scolastico dell’Alberghiero “Giolitti” di Mondovì Donatella Garello, orgogliosa per il successo raggiunto dalla scuola che dirige, afferma che il concorso ha voluto coniugare le competenze di cittadinanza con le competenze professionali che allievi e allieve acquistano nell’indirizzo specifico di studi frequentato. Facendo leva sullo spirito di iniziativa di allievi e docenti, ha sollecitato la creatività, stimolato riflessioni sulla legalità e promosso valori etici che guidano cittadini e cittadine verso la partecipazione attiva e consapevole per la costruzione di un Paese libero dalla corruzione.

c.s.

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