Buongiorno,
sono la signora Rovera, mamma di una ragazza disabile gravissima, e vorrei portarla a conoscenza di quanto sta accadendo: né io né il mio compagno stiamo lavorando, io da ottobre ho gravi problemi alla schiena, non riesco a camminare, nonostante sia stata in cura con morfina, infiltrazioni, cortisone, a tutt'oggi ancora non ho esito positivo, e questo mi comporta seri problemi nell'accudire mia figlia che necessita di assistenza continua 24 ore su 24.
Il nostro bilancio mensile è assai misero, ossia 800 euro al mese, e noi con questi dobbiamo vivere, pagare bollette, farmaci. Ogni tanto i servizi sociali e la Caritas ci danno una mano, però non basta.
Parecchio tempo fa siamo venuti a conoscenza che ci spettava un assegno di cura, abbiamo presentato la domanda a fine 2015, poi la commissione medica ha visto mia figlia e ha dato l'ok per questo assegno. Tra la'ltro nessuno ci aveva mai comunicato dell'esistenza di questo assegno di cura, che è in vigore dal 2010.
Da allora, nonostante abbiamo chiesto sempre informazioni per sapere quando ce l'avrebbero dato, ci viene risposto che la Regione non ha i fondi!
Noi siamo alla disperazione, non ce la facciamo più, perché con 800 euro non si va lontano e se questo assegno ci spetta ce lo devono dare! Come si può vivere in tre con una cifra del genere, con tutto quello che c'è da pagare?
Vi chiedo di rendere pubblica questa situazione, nella speranza che si smuova qualcosa. Come ultima cosa voglio solo dire che a noi, tenendo mia figlia a casa, danno 800 euro al mese, mentre se la mettessi in una struttura residenziale costerebbe allo Stato circa 3000 euro.
Chiedo aiuto ma, soprattutto, giustizia.
Emilia Rovera