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Curiosità | 21 giugno 2017, 16:04

42 anni di grande impegno e responsabilità alla Cantina di Clavesana

Anna Bracco per quindici anni direttore della Cantina di Clavesana, il 1° giugno ha terminato il suo mandato. Una strada fatta di grande impegno e di responsabilità, entusiasmante e al tempo stesso interessante che ha visto la realizzazione di un grande lavoro, pianificato per raggiungere un preciso obiettivo

42 anni di grande impegno e responsabilità alla Cantina di Clavesana

Anna Bracco per quindici anni direttore della Cantina di Clavesana, il 1° giugno ha terminato il suo mandato. Ha lavorato 42 anni per l'Azienda, prima come ragioniera, poi come responsabile amministrativa, infine ha ricoperto il ruolo di direttore generale.

Una strada fatta di grande impegno e di responsabilità, entusiasmante e al tempo stesso interessante che ha visto la realizzazione di un grande lavoro, pianificato per raggiungere un preciso obiettivo: rendere la Cantina di Clavesana conosciuta per i suoi valori e per il lavoro di un tessuto appartenente ad una parte di Langhe ancora poco conosciuto, valorizzandone la qualità di produzione delle uve e del vino. Sono seguiti mirati investimenti per fare conoscere l'Azienda in un contesto più ampio.

I primi cinque anni di Anna Bracco come direttore si sono concentrati sulla struttura e sulla qualità del prodotto con l'ausilio di un agronomo, gli ultimi dieci si sono delineati su un lavoro di promozione mirato ai mercati italiani ed esteri: attraverso eventi, fiere, facendo conoscere l'Azienda e il suo lavoro di ampliamento della Cantina anche ai giornalisti del settore vitivinicolo, di cultura e di interesse paesaggistico, ed incontri con i grandi importatori esteri promuovendo degustazioni dei vini della Cantina di Clavesana nei ristoranti e nei negozi in Giappone, in Canada, negli Stati Uniti.

Un lavoro di comunicazione che ha visto la partecipazione di importanti artisti, come la cantante e grande musicista Carolyne Mas nel corso della rassegna enomusicale "Rock & the Wine" in frazione Surie a Clavesana.

Anche se negli anni il mercato è cambiato, la Cantina di Clavesana vende ancora molto in Italia soprattutto nel nord ovest, dove si è lavorato molto per far percepire il pregio del Dolcetto e del Dogliani. All'estero invece la percentuale è ancora bassa rispetto ad altre realtà, ci vuole del tempo per far conoscere il valore di un vino, di un brand, di una zona e di un territorio. È come un puzzle, dove i pezzi vanno uniti uno alla volta, incastrandoli insieme in un lavoro di gruppo e di cooperazione per ottenere il successo finale.

Come sono stati i rapporti con i vignaioli?

Interessanti, essendo io figlia di un vignaiolo, viticoltore e socio della Cooperativa Clavesana. So bene il loro modo di pensare e di lavorare serio e genuino, ho un grande rispetto per loro conoscono bene la terra, hanno bisogno di qualcuno che gli indirizzi a capire come va il mercato.

"Non sa quanto mi dispiace non avere più il vigneto da lavorare, non tanto per produrre le uve, ma purtroppo per non essere più socia attiva della Cooperativa Clavesana!" - mi aveva detto la moglie di uno dei soci della Cooperativa durante un nostro evento. Un'affermazione che riempì di orgoglio Anna Bracco e fece emergere il forte legame di comunità dei soci produttori verso la Cooperativa. La signora era orgogliosa di Clavesana come Cooperativa e avrebbe voluto ancora appartenere ad essa.

Quali le novità?

Fino a prima del termine del mio mandato posso dire che le più importanti sono legate alla produzione con il cambio di impianti di vigneti, e oggi sono in aumento quelli a bacca bianca Chardonnay e anche di Pinot Nero, e stanno vinificando la Barbera in bianco ottenendo un ottimo ed elegante Rose', saranno i nuovi vini per l'estate 2017. Mentre a Clavesana presso le scuole proseguiranno gli incontri e le cene a base di prodotti locali, anche attraverso il vigneto sperimentale per la prosecuzione della viticoltura, impiantando a 600 metri. E' un esperimento degli agronomi, condotto in modo biologico, per dare le giuste indicazioni ai nostri produttori

Cosa farà ora?

Mi dedicherò ad alcune cose di interesse - conclude Anna Bracco- tra queste anche il concorso di fotografia "Obiettivo Calanchi di Clavesana" legato al paesaggio di questo fenomeno geomorfologico erosivo provocato dall'acqua. Il concorso è promosso dall'Associazione per la valorizzazione dei Calanchi, di cui Anna Bracco è la presidente ed è aperto fino al 30 luglio, la premiazione avvera' il 1° settembre in Clavesana "Villa"

Tiziana Fantino

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