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Politica | 23 giugno 2017, 11:58

Massimo Garnero: "Borgna riguarda... il Manuale Cencelli"

Riceviamo e pubblichiamo

Massimo Garnero: "Borgna riguarda... il Manuale Cencelli"

Il “manuale” Cencelli fu codificato proprio dal segretario dell’ex parlamentare cuneese Adolfo Sarti, importante esponente della defunta e non certo rimpianta Democrazia Cristiana. Oggi come allora poco è cambiato in Italia come nella nostra Cuneo dove un piccolo gruppo di potere governa in accordo con i politici locali fin dal dopoguerra, infatti nella prima repubblica comandavano la Democrazia Cristiana e i suoi cespugli del pentapartito, nella seconda repubblica siamo passati dalla balena bianca allo squalo rosa, ovvero quello schieramento trasversale di ex Dc, socialisti, liberali e postcomunisti che da più di venti anni governano la città in accordo con lobby, congreghe e gruppi di potere in cui non vigono principi democratici e neppure meritocratici…e chi volesse andare a leggersi i nomi di questi boiardi in venti anni sono spesso gli stessi che si girano le poltrone, accumulano incarichi o appalti…

A noi non stupisce che il sindaco Borgna in questi giorni sia stato assillato dai vari partiti e partitini, lobby e lobbine che volevano sistemare le loro pedine sulla scacchiera, per non parlare delle smisurate ambizioni dei singoli e dei veti incrociati, sua unica ancora di salvezza l’aumento del numero degli assessori, e con la conseguenza di maggiori costi per la collettivita’,cioe’ noi cittadini.

Tutto questo lo prevedevamo e lo evidenziammo già in campagna elettorale, ma alla cittadinanza o il messaggio non è arrivato chiaro oppure ha preferito distogliere lo sguardo dalla polvere che si sta ammassando sotto il tappeto di questo centrosinistra…Ora il nostro compito sarà quello di fare una vera opposizione e non come in passato tradire il mandato degli elettori e andare a mendicare un posto alla tavola della maggioranza.

Non basta l’illuminata per oscurare l’assenza del controllo dell’amministrazione Borgna sul sociale, sulla sanità, sull’impoverimento della nostra città che anno dopo anno perde le sue aziende concentrandosi primariamente sulle poltrone da spartire e sulle opere da inaugurare solo in periodo elettorale. 

Noi in consiglio comunale saremo per aiutare prima i nostri cittadini, poi chiederemo trasparenza nelle scelte della classe dirigente pubblica e nelle nomine istituzionali, così come nelle scelte in ambito urbanistico-edilizio puntando alle ristrutturazioni rispetto alla cementificazione, evitando di lasciare il mercato monopolizzato da speculatori senza scrupoli, agiremo per valorizzare la nostra cultura e tradizione.

Noi non vogliamo che la nostra Cuneo diventi una anonima città dormitorio e centro commerciale con frazioni degradate e insicure, ma che riprenda la sua identità fieramente “provenzale”, una identità precisa e ricca di potenzialità fra tradizione e innovazione, una città in cui sicurezza, servizi sociali e qualità della vita siano garantiti a tutti e non solo a qualcuno.

Massimo Garnero

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