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Politica | 20 luglio 2017, 10:17

Cuneo, Patrizia Manassero assente per la terza volta dalla giunta

La vicesindaco-senatrice di nuovo impegnata come relatrice a Palazzo Madama sul provvedimento di conversione in legge del decreto sui vaccini. L’esame dell’aula della controversa questione era iniziato l’11 luglio

Cuneo, Patrizia Manassero assente per la terza volta dalla giunta

Per la terza volta la vicesindaco e senatrice Patrizia Manassero è mancata alla riunione della giunta comunale convocata questa mattina dal sindaco Federico Borgna per le 9. L’esame da parte dell’aula del Senato del decreto legge sui vaccini la vede impegnata come relatrice a Palazzo Madama.

Manassero ha verbalmente manifestato l’intenzione di voler lasciare il seggio parlamentare per dedicarsi esclusivamente all’impegno amministrativo cuneese, ma nei fatti la rinuncia è rimasta nel limbo delle buone intenzioni.

Chi mastica di politica sa che le dimissioni si danno e non si annunciano. Altrimenti è preferibile astenersi per evitare di essere accusati di incoerenza, specie in questa stagione in cui l’opinione pubblica stigmatizza, a torto o a ragione, il comportamento dei politici.

Ma al di là di questi aspetti, resta il fatto, oggettivo, che le dimissioni della senatrice del Pd, qualora anche venissero presentate, difficilmente diverranno esecutive prima della scadenza della legislatura.

Il generale agosto incombe e arriva accompagnato da una situazione tutt’altro che tranquilla per la maggioranza di governo.

Se anche la Manassero presentasse domani le sue dimissioni, chi si occupa di iter parlamentari sa che verrebbero calendarizzate minimo ad ottobre.

E’ prassi, per una sorta di non ben chiaro galateo istituzionale, che in prima battuta queste vengano respinte e soggette quindi a nuova calendarizzazione. Le festività natalizie sono dietro l’angolo e l’attività parlamentare, in quel frangente, torna a bloccarsi per almeno una quindicina di giorni.

Vuoi che le dimissioni di una senatrice vengano riportate all’esame del Senato con tutte le incombenze che questo ha, quando a febbraio scade la legislatura?
Potremmo anche sbagliarci, ma siamo abbastanza sicuri che per i restanti sei mesi (sempre che la legislatura non finisca prima), la senatrice-vicesindaco resterà al suo posto all’insegna dell’ “hic manebimus optime”.

E’ un suo diritto e nessuno può eccepire.  

Certo, questo spiega anche l’imbarazzato silenzio suo e dei suoi colleghi cuneesi di partito rispetto alle dimissioni del ministro Enrico Costa.
Nessuno finora ha voluto commentarle, anche se politicamente il Pd avrebbe avuto più di un argomento per dire la sua sui giravolta del ministro degli Affari regionali.
La diversità pesa e imbavaglia il Pd: Manassero le dimissioni continua ad annunciarle, Costa ha fatto fagotto.

Giampaolo Testa

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