In qualità di consigliere regionale componente della quarta commissione sanità, nonché esperto della materia sanitaria, seguo con la massima attenzione tutte le eventuali innovazioni che sono introdotte nel nostro sistema sanitario. In particolare il sistema della emergenza sanitaria è un tema che mi preme in maniera particolare, e la nascita del numero unico 112 è certamente un'innovazione che deve essere accolta come un'importantissima occasione di crescita.
Dal primo momento che è entrato in funzione il numero unico 112 sono emerse delle importantissime difficoltà sia organizzative che di gestione. Il solo fatto che tutte le più importanti organizzazioni sindacali del corpo dei vigili del fuoco, della polizia di Stato e della polizia stradale siano concordi nel denunciare gravi carenze (che peraltro sono documentabili anche dalle interviste e segnalazioni che ci arrivano dai pazienti), rappresenta più di un campanello di allarme sul funzionamento del 112. Anche le organizzazioni sindacali infermieristiche hanno sottolineato uguali disfunzioni, che non sono state ascoltate.
Sorprende l’assoluzione del dirigente regionale e le dichiarazioni di quello che è stato il capo del 118, il dottor Danilo Bono, attualmente direttore generale della Asl Cuneo2. Quest’ultimo in particolare appare ancora troppo presente nel sistema 118, il che potrebbe lasciare ipotizzare una sorta di disattenzione al compito di gestione della ASL che dirige, disattenzione che potrebbe rallentare l’apertura dell’ospedale unico di Alba e Bra da troppo tempo atteso.
Quando tutte le forze in campo concordano nell’isolare alcuni problemi in modo univoco suggerendo soluzioni di buon senso, chi resta fuori dal coro dovrebbe chiedersi se non è lui in errore. Non mi sembra, almeno dalle dichiarazioni rilasciate ai giornali, che questo sia accaduto.
Mi spiace non poter intervenire per essere in ascolto alla vostra conferenza stampa ma assicuro la massima attenzione e considerazione delle vostre proposte. Sono molto interessato ad un reale rinnovamento del sistema di emergenza sanitaria integrato con tutte le emergenze associate a essa e condivido che l’attuale numero unico 112 non fornisca la risposta attesa sia dai cittadini che dalle forze di intervento.
Convinto che dal dialogo e nel dialogo si possono trovare le soluzioni adeguate, la mia personale disponibilità è completa.
Dott, Alfredo Monaco consigliere regionale