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Attualità | 16 agosto 2017, 19:34

La sagra di paese non è un megaconcerto: nuova direttiva sulla sicurezza per differenziare obblighi e responsabilità

Sopra i 10mila partecipanti l'evento è sempre classificato a rischio elevato. Sono 11 i parametri per dare un punteggio: tra questi anche la condizione di chi partecipa, se è rilassato, eccitato oppure aggressivo

Pubblico a Collisioni per Alberto Angela

Pubblico a Collisioni per Alberto Angela

I tragici fatti di piazza san Carlo a Torino, con il ferimento di 1527 persone, hanno prodotto una stretta notevole in tema di sicurezza nel nostro Paese. Con una circolare urgente dell'8 giugno il capo della Polizia Franco Gabrielli aveva dettato le regole: responsabili della safety comune, vigili del fuoco, soccorsi, polizia municipale, prefetture, privati), della security il questore. Stabilendo le competenze e le responsabilità.

Alcune davvero troppo pesanti, visto che sono stati cancellati eventi e manifestazioni in tutta Italia. New jersey per chiudere le strade, contapersone, stewards... A Cuneo lo abbiamo sperimentato con l'Illuminata, ieri con il concerto di Ferragosto sui monti di Prato Nevoso. Rende bene l'idea il commento di Paolo Bongioanni, direttore dell'Atl del Cuneese, all'indomani del grande successo dell'evento: "La Rai mi aveva chiesto un drone per le riprese aeree. Dopo che ho visto i costi e soprattutto le responsabilità che questo comportava, anche economiche, non ne ho voluto sapere", ha commentato. 

E aggiunge: "Il rischio, se non si fosse cambiato qualcosa, sarebbe stato quello di non poter organizzare più niente". Perché qualcosa, rispetto alla prima direttiva, è effettivamente cambiato. Lo scorso 28 luglio ne è stata emanata una seconda, che distingue tra manifestazioni in luogo pubblico (qualunque piccola festa patronale) e manifestazione di pubblico spettacolo (un concerto, per esempio). E che darà una boccata d'ossigenao alle decine di proloco che costellano il nostro territorio e che si danno da fare ad organizzare eventi in ogni angolo della provincia. 

La sicurezza è condizione imprescindibile sempre, ma le forze in campo non possono essere le stesse per una festa di paese, quasi sempre gratuita, e per un grande evento a pagamento.

Il documento predisposto dalla Prefettura di Roma ha adottato, “in via
sperimentale”, una classificazione degli eventi e manifestazioni in base a tre
diversi livelli di rischio, con regole differenti di sicurezza da adottare. Ma come stabilirne il grado? Tramite una tabella che dà un punteggio di rischio in base a 11 variabili, legate al posto che ospiterà l'evento e al tipo di pubblico.

Sopra i 10mila partecipanti, il rischio è comunque sempre elevato. E' il caso del Concerto di Ferragosto, come di Collisioni come dell'Illuminata. Lo saranno Cheese, la Fiera del Tartufo e quella del Marrone.

I punteggi vengono assegnati in base alla periodicità (annuale, mensile ecc.); alla durata (12 ore rischio 1, più di 3 giorni rischio 3) e alla tipologia: minimo rischio per l'evento religioso, massimo rischio per il concerto. Rischio alto anche per le manifestazioni politiche (3 su 4). Rischi elevati in presenza di palchi, transenne ecc. (3). Se non ci sono ostacoli e recinzioni il rischio scende a 1. 

Il conteggio va fatto anche sull'età dei partecipanti: rischio elevato se ci sono minori di 25 anni e maggiori di 65. Altrimenti scende di un punto. Curioso il parametro della “condizione dei partecipanti”: l’organizzatore dovrà tener conto anche se chi partecipa all’evento è “rilassato” (livello 1 di pericolosità), “eccitato” (2) oppure “aggressivo” (3).

Paolo Bongioanni conclude: "Non ho ancora letto la nuova direttiva, ma lo farò al più presto e molto attentamente, in vista dei tantissimi eventi in programma per Autunno con gusto. E' giusto e sacrosanto adottare precauzioni che garantiscano la sicurezza, ma gli alleggerimenti alla prima direttiva erano obbligati. Con tutte quelle misure chi potrebbe, altrimenti, pensare di organizzare ancora qualcosa?".

barbara simonelli

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