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Eventi | 25 settembre 2017, 13:20

Giornate piemontesi di Medicina Clinica, Cuneo capitale della Medicina Interna Italiana

Nel Centro Congressi della Provincia nel capoluogo della Granda nei giorni 28, 29 e 30 settembre saranno ospitati 92 relatori

Luigi Fenoglio

Luigi Fenoglio

Cuneo, anche quest’anno, ritornerà ad essere per tre giorni la capitale della Medicina Interna italiana con le Giornate Piemontesi di Medicina Clinica che, giunte alla tredicesima edizione, sono ormai diventate uno dei più importanti eventi nel panorama scientifico nazionale.

A presiedere il Congresso è il Professore Luigi Fenoglio,  Presidente eletto della sezione Piemonte-Liguria e valle d’Aosta della Società Italiana di Medicina Interna, organizzatore dell’evento in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università di Torino e con il patrocinio delle due Facoltà di Medicina della nostra Regione, Torino e Novara-Piemonte orientale.

Nel Centro Congressi della Provincia nel capoluogo della Granda nei giorni 28, 29 e 30 settembre saranno ospitati 92 relatori provenienti dal mondo accademico ed ospedaliero di tutta Italia per una platea di più di 600 partecipanti. Fra i contributi scientifici di eccellenza internazionale si avranno quelli del Professore Carlo Maurizio Montecucco, già presidente della Società Italiana di Reumatologia, preside della Facoltà di Medicina e Direttore della Scuola di specializzazione in Reumatologia dell’Università di Pavia, del Professore Francesco Violi, Ordinario di Medicina Interna all’Università La Sapienza di Roma, uno dei più insigni ricercatori italiani, del Professore Pietro Modesti dell’Università di Firenze, del Professore Francesco Perticone, Ordinario di Medicina Interna dell’ Università della Magna Grecia di Catanzaro, presidente della Società Italiana di Medicina Interna, la più antica società scientifica medica italiana, fondata nel 1887.

Uno dei temi centrali dell’edizione di quest’anno sarà quello delle infezioni difficili in ambito internistico e dell’appropriato utilizzo degli antibiotici: nel mondo, nel 2050, le infezioni batteriche causeranno circa 10 milioni di morti all’anno, superando ampiamente i decessi per tumore (8,2 milioni), diabete (1,5 milioni) o incidenti stradali (1,2 milioni) con una previsione di costi che supera i 100 trilioni di dollari. In Europa si verificano annualmente 4 milioni di infezioni da germi antibiotico-resistenti con oltre 37 mila decessi  ed un assorbimento di risorse  pari a 1,5 miliardi di euro.

In Italia la resistenza agli antibiotici costituisce un rilevante problema clinico e risulta, nella maggior parte dei casi, al di sopra della media europea. Nel nostro Paese, ogni anno, dal 7 al 10 per cento dei pazienti va incontro a un’infezione batterica multi resistente con una conseguenza di circa 5000 decessi.

Porteranno il loro contributo a questo importante tema, tra gli altri, i Professori  Venditti e Falcone dell’Università La Sapienza di Roma, Valerio Delbono del San Martino di Genova e Francesco Menichetti dell’A.O. Universitaria di Pisa; la mattinata di apertura sarà dedicata ad un intero Corso di perfezionamento sull’uso degli antibiotici sotto la direzione del dottor Christian Bracco della Medicina Interna di Cuneo. Nel pomeriggio della giornata di apertura si tratterà della Nudge Revolution ( o Spinta Gentile ): come indurre i medici a comportamenti virtuosi senza comprometterne la libertà di scelta personale, utilizzando la conoscenza dei meccanismi con cui  vengono prese le  decisioni con il fine di permettere le condizioni migliori per individuare la soluzione più appropriata per il paziente. Interverrà  Vincenzo Crupi, professore associato di Filosofia della Scienza dell’Università di Torino ed il  dottor Rodolfo Sbrojavacca, Direttore del Dipartimento d’Emergenza ed Accettazione dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine. Seguirà la Lettura magistrale sul ruolo della Medicina Interna in Europa nel terzo millennio da parte del Professor Nicola Montano dell’Università di Milano, Presidente della Federazione Europea delle Società di Medicina Interna.

Il pomeriggio di giovedì si concluderà con la ormai consolidata sessione dedicata alla Medicina di Montagna che, anche quest’anno, potrà onorarsi della prestigiosa presenza del dottor Mario Milani di Lecco, Direttore della Scuola Nazionale Medica del Soccorso Alpino e Speleologico:  incidenti da torrentismo con il vice-direttore dell’Eurac di Bolzano, Giacomo Strapazzon,  l’arresto cardio-circolatorio in ambiente montano, Lorenza Pratali del CNR di Pisa, la valanga di Rigopiano, Gianluca Facchetti del Soccorso Alpino de L’Aquila, il sistema Elisoccorso in Piemonte con il suo responsabile medico  Roberto Vacca di Torino, la storia del Soccorso Alpino di Cuneo con Ilario Tealdi. Verrà consegnata una targa alla memoria di Valter Bucci, medico del Soccorso Alpino abruzzese, tragicamente scomparso durante un’operazione di elisoccorso nei giorni della Valanga di Rigopiano.

La seconda giornata si aprirà con una sessione sul Tromboembolismo venoso  e sulla prevenzione di una delle sue più temibili complicanze, l’embolia polmonare che, terza causa di malattia cardiovascolare acuta, colpisce un italiano su centomila ed è responsabile del 10% delle cause di morte ospedaliera. Interverranno, fra gli altri, il dottor Mauro Campanini, Presidente Nazionale della Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti , ed il professor Francesco Dentali dell’Università dell’Insubria, uno dei migliori ricercatori italiani su questa patologia. Seguirà una Sessione di Epatologia con una relazione sulla gestione del virus dell’epatite B nei pazienti immunocompromessi da parte di Alfredo Marzano delle Molinette di Torino, Coordinatore delle Linee Guida italiane 2017  su questo importante argomento, successivamente il Professor Antonio Picciotto dell’Università di Genova con un aggiornamento sulla terapia dell’epatite C in cui, oggi, la percentuale di guarigione supera il 90%. Luigi Fenoglio presenterà infine l’esperienza dell’Ospedale Santa Croce nei tumori primitivi del fegato sottoposti a radioembolizzazione, una delle casistiche più grandi di Italia.

Nel pomeriggio la Lettura magistrale di Chiara Cogliati, Direttore della Medicina Interna dell’Ospedale Sacco di Milano, sul fonendoscopio ad ultrasuoni: l’utilizzo da parte dell’internista dell’ecografia bedside ( al letto del malato ) con un più rapido e miglior inquadramento dei problemi clinici che hanno portato al ricovero o che possono complicare la degenza.

 

La giornata conclusiva di sabato 30 settembre vedrà la Lettura Magistrale della Presidente della Società Italiana di Medicina Interna, una sessione di Reumatologia   con relazioni sull’artrite reumatoide, le  spondiloartriti sieronegative e l’artrite psoriasica con la professoressa Roberta Ramonda dell’Università di Padova. Una sessione intera sarà dedicata alle innovazioni in farmacologia clinica: le insuline basali, i nuovi biologici, l’aspirina come antitumorale, gli effetti terapeutici diversi degli antipertensivi sartanici.

Come da tradizione le Giornate Piemontesi di Medicina Clinica, nate nel 2005 per iniziativa del Professor Fenoglio come Giornate Cuneesi di Medicina Interna, continueranno ad offrire uno spazio privilegiato ai giovani medici e infermieri che si trovano a lavorare in una realtà clinica ed organizzativa sempre più complessa ed in continuo cambiamento evolutivo: due le sessioni dedicate e gestite dalla figura professionale dell’infermiere; interverrà la dottoressa Claudia Gatta, Presidente nazionale dell’ Associazione Nazionale Infermieri Medicina Ospedaliera con una relazione sul ruolo dei master  per il miglioramento qualitativo dell’assistenza infermieristica in medicina interna.

La sessione finale del sabato sarà dedicata alla presentazione delle tre migliori tesi di laurea in Medicina e Chirurgia discusse nel 2017 nelle Scuole di Medicina Piemontesi, fra queste quella della cuneese Pietro Salomone sul trattamento dell’ epatocarcinoma  da parte del Centro di riferimento del nostro Ospedale, relatore il professor Massimo Porta, Direttore della Scuola di Specializzazione, tesi che ha meritato il massimo dei voti.

La Medicina Interna dell’ AO Santa Croce e Carle da anni è sede formativa per il Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche ed è la prima sede di formazione riconosciuta al di fuori da quella storica ed istituzionale di Torino nella storia della Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Universita’ di Torino; tredici sono stati i medici specializzati in Medicina Interna a Cuneo dal 2004 ad oggi, tutti con il massimo dei voti e lode, molti con dignità di stampa e menzione d’onore.

Da quest’anno, sul modello anglosassone, per la prima volta verranno introdotti gli early morning e late afternoon topics: in apertura o chiusura delle varie giornate di lavoro

argomenti monotematici quali la febbre, la tosse, la cefalea saranno trattati da medici della Medicina Interna, d’Urgenza, Pneumologia e Neurologia dell’Ospedale Santa Croce di Cuneo.

Ulteriori informazioni ed iscrizioni su: www.medicinainternacuneo.it

cs

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