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Saluzzese | 17 ottobre 2017, 12:15

Dopo il “pasticcio Whatsapp” si ritrova il direttivo dell’“Officina delle idee” di Saluzzo, che elegge Giovanni Damiano suo presidente

Al suo fianco il vicepresidente Chiara Marchisio ed il segretario-tesoriere Edoardo Principe

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano, 45enne laureato in legge e di professione bancario, è il presidente dell’“Officina delle idee per il futuro dell’ospedale di Saluzzo”.

Dal comignolo dell’ex caserma “Mario Musso” è infatti fuoriuscita, ieri sera, la fumata bianca, al termine dell’incontro tra i sette membri del direttivo, eletti nella consultazione del 2 ottobre.

In quella data, Damiano aveva ottenuto 84 preferenze, secondo solo ad Edoardo Principe, con 99 consensi personali.

Proprio sull’elezione del direttivo era poi scoppiato un vero e proprio caso, che – come ormai si saprà – ha visto coinvolto un membro della Giunta cittadina del sindaco Mauro Calderoni, che avrebbe chiesto l’appoggio per Principe, insieme a Maria Teresa Rubiolo, attraverso un tam-tam Whatsapp, parlando al plurale (“Noi appoggiamo”), ma senza mai specificare a nome di chi.

Ieri sera, nel primo incontro ufficiale del Direttivo, l’elezione delle cariche interne.

Al fianco del presidente Damiano ci saranno Chiara Marchisio, vicepresidente, ed Edoardo Principe, nel ruolo di segretario-tesoriere.

Il voto – si legge in una nota associativa – è stato unanime e condiviso da tutti”. Anche se, ma su questo non arriveranno mai conferme ufficiali, bisognerebbe capire quanto ha pesato il “clamore” su quello che potremmo ribattezzare il “pasticcio” legato alla campagna Whatsapp e raccontato da parte della stampa locale.

Ringrazio il Direttivo per la fiducia che mi ha accordato. – le prime parole di Damiano – Lavoreremo uniti a difesa dell’Ospedale di Saluzzo, come ci chiede la gente, che si aspetta fatti e non parole.

Tra le prime iniziative che organizzeremo, ci sarà una serie di serate in Valle Varaita ed in Valle Po, oltre che con la pianura saluzzese, per incontrare i cittadini e gli Amministratori locali, per ascoltare e farci carico delle esigenze che emergeranno”.

Oggi pomeriggio, presso lo studio del notaio Elio Quaglia, la sottoscrizione del rogito notarile di costituzione della società.

Damiano, in passato, era stato consigliere comunale nella prima legislatura di Paolo Allemano sindaco. Volto conosciuto in città, e non solo, vive a Verzuolo ed è figlio di quel Damiano – integerrimo presidente dell’Ussl 63 - morto in seguito all’agguato, di stampo mafioso, nell’androne del suo condominio di corso Piemonte.

Nicolò Bertola

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