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Cuneo e valli | 22 ottobre 2017, 15:51

Convegno a Cuneo sulla demenza

Una città 2amica delle persone con demenza", venerdì 27 ottobre

Convegno a Cuneo sulla demenza

La demenza riguarda circa 50 milioni di persone in tutto il mondo, dove ogni 3 secondi una persona viene colpita. Un numero che sarà quasi triplicato entro il 2050. Per questo tutti i Paesi dovranno riferire periodicamente all’Oms lo stato di avanzamento del Piano di gestione tra il 2017 e il 2025. In particolare il Piano ribadisce che la demenza non è l’inevitabile conseguenza dell’invecchiamento e chi ne è colpito deve essere aiutato a vivere nel modo migliore possibile. Tra le aree illustrate si parla di “Consapevolezza e comunità amiche della demenza” dove i governi e le associazioni Alzheimer dovrebbero lavorare insieme per aumentare la sensibilità sulla demenza, che è la vera chiave per poter progredire, anche perché la stessa sta diventando la malattia più costosa del XXI secolo.

Cuneo: città amica delle persone con demenza? In Italia è stata Abbiategrasso la prima città a far partire nel 2016 questo progetto che ha lo scopo di diminuire i pregiudizi verso le persone ammalate di demenza, affinché vivano ancora una vita attiva. Città amica di persone con demenza significa coinvolgere tutta la comunità in questo spirito di sensibilità.

L’idea è di fare rete tra cittadini comuni, commercianti, associazioni, istituzioni per sviluppare una sensibilità, per non lasciare queste persone sole con le loro sofferenze.

Potrebbe essere una sfida per il futuro, per valorizzare la ‘bellezza umana’ di Cuneo, non solo quella paesaggistica….

Le persone con demenza in genere passano i primi 4-5 anni a casa, l’assistenza è a domicilio da parte dei famigliari: la prima parte della malattia, prima del ricovero, viene vissuta all’interno della casa e nella città. Il comportamento cambia di continuo, quello che si faceva prima non si riesce più a farlo.

Oltre alla malattia si può creare attorno il vuoto, ma questo non avviene se c’è una ‘rete’ di persone che possono aiutare. Spesso i famigliari non vogliono essere supportati ma hanno bisogno di sostegno e non lo ammettono.

Cosa nel concreto si potrebbe fare per costruire una città amica della demenza? Gli operatori qualificati potrebbero trasferire le loro conoscenze per renderle fruibili a tutta la comunità, così da far diventare i cittadini più consapevoli delle condizioni di bisogno di queste persone, perché si sentano meno sole, meno isolate. E’ anche un modo per interpretare meglio i bisogni e capire dove intervenire. Nello specifico si potrebbero realizzare corsi per vigili, il personale della biblioteca, chi lavora agli sportelli a contatto con i cittadini, chi nei trasporti, negozianti, scuole…

Considerato che la sopravvivenza di un malato di Alzheimer è dai 2 ai 20 anni con una media di 7 – 8 anni e che sono in costante aumento, il Convegno vuole proporre una riflessione sulla possibilità di sperimentare anche a Cuneo la “Comunità solidale con l’Alzheimer” dove i malati vengono accolti bene dai cittadini.

Il Convegno si aprirà con l’educatrice Capellino che illustrerà le numerose attività svolte, in particolare presso la residenza per anziani “Mater Amabilis Centro” del Consorzio.

Il neurologo Schiavo, attraverso filmati e avvincenti cortometraggi, cercherà poi di offrire spunti per chiarire alcuni luoghi comuni sulla demenza che impediscono una diagnosi corretta e un intervento tempestivo. Il neurologo afferma: “La gente, e spesso anche i medici, pensano che tutte le demenze devono manifestarsi con i disturbi della memoria, ma non è così e lo vediamo bene in forme di demenza diverse da quella di Alzheimer (demenze frontotemporali e demenze a corpi di Lewy) e in qualche caso nella stessa demenza di Alzheimer.

L’educatrice Tyler - Childs affronterà poi l’intrigante tema della “Comunità amica con la demenza”, mostrando l’esempio della Val Pellice (To), accreditato dalla Federazione Alzheimer Italia come la prima Comunità amica in Piemonte dal 2017. Un riferimento pratico e teorico per riconoscere e promuovere i diritti e le capacità delle persone con demenza, diffuso anche in Europa e oltre. L’approccio prevede di creare, insieme alle persone con demenza, comunità solidali dove queste persone vivono bene e vengono accolte perché gli abitanti, essendo stati sensibilizzati, hanno reso la loro comunicazione, il comportamento, i servizi, gli spazi e gli eventi accessibili e accoglienti.

Seguiranno gli interventi del geriatra Marabotto e dello psicologo Piumetti rispettivamente sulla presa in carico e sulla comunicazione.

A conclusione del Convegno, lo psicoanalista Andreis ci aiuterà a riflettere sulla qualità della relazione. La qualità della vita del malato dipende largamente dalla relazione dei familiari, operatori e dal contesto in cui vive. Amore e empatia hanno un ruolo centrale nell’assistenza!

Una Comunità amica è una Comunità solidale dove i cittadini si impegnano a fare piccoli cambiamenti per ridurre le barriere alla partecipazione di persone con demenza nella vita normale e dove sanno che queste persone possono conservare a lungo le capacità di relazione e di “ben essere” purché incontrino ascolto, tolleranza e apertura.


Il Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese, con il patrocinio dell’A.I.M.A., ha anche attivato due importanti strumenti di supporto:

Cafè Alzheimer per caregiver e malati c/o il Centro Incontri n. 2 di Cuneo, P.zza II Regg. Alpini- il Ven dalle ore 15 alle ore 17 - prossimi incontri: 20.10; 3.11; 17.11; 1.12; 15.12

Gruppo di auto mutuo aiuto per i caregiver c/o la RSA “Mater Amabilis Centro” di Cuneo C.so Brunet, 7 - il Lun dalle ore 14.30 alle 16 – prossimi incontri: 23.10; 6.11; 20.11; 4.12; 18.12

Per informazioni tel. a Pietro Piumetti psicologo del Consorzio cell. 3497943115


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