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Attualità | 24 ottobre 2017, 11:47

Accoglienza, Cuneo non equiparerà le frazioni ai piccoli comuni: per Alberto Coggiola "un'occasione sprecata"

"La mia proposta, che nasceva ovviamente senza alcun intento di avversione nei confronti dei migranti e con l'idea di definire un criterio specifico, è stata annacquata e resa inutile"

Alberto Coggiola

Alberto Coggiola

Doppio "buco nell'acqua" (nei fatti) per gli ordini del giorno proposti al Consiglio comunale di Cuneo di ieri, lunedì 23 ottobre, da parte del consigliere Alberto Coggiola, entrambi in qualche modo collegati ai temi dell'immigrazione e dell'accoglienza.

Il primo dei due riguardava la richiesta di equiparare, nel numero di persone ospitate, le frazioni del cuneese ai comuni con meno di 2000 abitanti (e quindi fissare il numero stesso a 6 persone): la maggioranza, tranne il consigliere del PD Gianfranco Demichelis, ha deciso per una modifica all'ordine del giorno, un emendamento che impegna il comune a osservare "il più possibile", nell'assegnare i richiedenti asilo, "criteri uniformi sul territorio comunale".

"La mia proposta, che nasceva ovviamente senza alcun intento di avversione nei confronti dei migranti e con l'idea di definire un criterio specifico, è stata così annacquata - commenta Coggiola - . L'emendamento l'ha resa sostanzialmente inutile: che sindaco e giunta siano il più possibile interessati alla proporzionalità mi pare non sia necessario specificarlo. Un'occasione sprecata senza dubbio: Cuneo avrebbe potuto ispirare una modifica dell'accordo tra ANCI e Ministero dell'Interno, ma così non sarà."

Discorso simile per quanto riguarda il secondo ordine del giorno, nel quale Coggiola chiedeva al comune di schierarsi contro le possibili modifiche all'articolo 48 della Costituzione italiana, modifiche che avrebbero esteso il diritto di voto agli stranieri regolari presenti sul suolo nazionale: "Un discorso per cui a Cuneo, ovviamente, non è possibile fare molto ma sono convinto che un capoluogo di Provincia debba prima di tutto stimolare il dibattito ma anche e soprattutto prendere posizioni importanti: fare politica vera e propria, non solo amministrazione."

 

s.g.

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