/ Agricoltura

Agricoltura | 09 novembre 2017, 20:33

Coldiretti Piemonte e l'evento sul riso: "Con l'indicazione "classico" si potrà scegliere qualità e varietà"

"Il riso è il cereale più consumato al mondo e, a livello nazionale,ha fatto registrare un aumento degli acquisti familiari nel primo semestre del 2017"

Coldiretti Piemonte e l'evento sul riso: "Con l'indicazione "classico" si potrà scegliere qualità e varietà"

Sulle confezioni di riso arriva l’indicazione “classico” solo nel caso in cui sia presente una delle varietà nazionali tradizionali in purezza (Carnaroli, Arborio, Roma o Baldo, Ribe, Vialone Nano e S.Andrea) e a condizione che sia garantita la tracciabilità varietale. Queste varietà di riso vengono infatti commercializzate in Italia miscelate anche ad altre appartenenti alla stessa classe merceologica, basata sulla lunghezza e larghezza, per ragioni di mercato industriale e risultava quindi fino ad ora non facile poter ottenere una confezione in purezza con solo riso Carnaroli, Arborio, Roma o Baldo, Ribe, Vialone Nano o S.Andrea.

L’annuncio durante l’evento “Il riso è tutto uguale? Ma che riso è?” coorganizzato dalla Coutenza Canali Cavour, da Coldiretti Piemonte, dalla Società geografica italiana e da Anbi.

Nell’ambito del 150° anniversario del Canale Cavour, con i sommelier del riso di AcquaVerdeRiso è stata l’occasione per scoprire le varie tipologie di riso Made in Italy, oltre ai suoi profumi e colori. A far scoprire il sapore, invece,  le agrichef di Campagna Amica, Stefania Grandinetti e Giovanna Soligo, che durante lo show coking hanno preparato due diverse e gustose ricette con il riso Venere e l’Apollo.

Con la pubblicazione in Gazzetta della nuova riforma del mercato interno del riso, che prevede l’adeguamento completo entro il 7 dicembre 2017, si aggiorna finalmente una normativa che risale al 1958 e i consumatori – sottolinea il presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo Paolo Dellarole - avranno finalmente l'opportunità di scegliere la qualità e la tipicità delle varietà più tradizionali in purezza a sostegno delle coltivazioni nazionali messe sotto assedio dalle importazioni incontrollate. Nel primo semestre del 2017, la metà del riso importato è arrivato, infatti, dall’Asia con un aumento del 12% delle importazioni dall’India che è il principale esportatore asiatico di riso in Italia seguito da Pakistan, Thailandia, Cambogia e Birmania, che è diventata uno dei principali fornitori dell’Italia.

A febbraio 2018 ci sarà un altro importante momento: l’entrata in vigore del decreto interministeriale che fissa l’obbligo di etichettatura d’origine per il riso italiano – ricordano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – . Un risultato raggiunto grazie ad una battaglia portata avanti dalla nostra Organizzaizone che mette fine all’inganno del riso importato e spacciato per Made in Italy e che va incontro al consumatore che sarà libero di scegliere tra la qualità, la tipicità e la sostenibilità del prodotto nazionale e quello di importazione. Con una superficie complessiva di oltre 116 mila ettari, 1.100 aziende ed una produzione di 8 milioni di quintali il Piemonte è la realtà risicola italiana più importante che dobbiamo salvaguardare creando proficui accordi di filiera che possano davvero valorizzare il prodotto, oltre che il lavoro degli imprenditori risicoli e dare un impulso concreto all’economia del territorio. D’altronde il riso è il cereale più consumato al mondo e, a livello nazionale,ha fatto registrare un aumento degli acquisti familiari nel primo semestre del 2017 essendo molto versatile nelle preparazioni: da primo piatto a piatto unico, da caldo a freddo, da tavola a take away.

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium