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Al Direttore | 16 novembre 2017, 17:40

La pioggia che è arrivata e la caccia che ancora non è ripresa

Riceviamo e pubblichiamo

La pioggia che è arrivata e la caccia che ancora non è ripresa

San Martino "la nebbia agli irti colli piovigginando sale" eppure per la Regione il braciere sta ancora scoppiettano visto che continua a mantenere la sospensione dell'attività venatoria nel CA CN2 e CA CN4.

Sono arrivate le piogge ma nel CA CN2 e CN4 la caccia è ancora chiusa, nonostante le associazioni venatorie, gli enti locali e le associazioni agricole abbiano chiesto una rivalutazione del provvedimento, niente, un mese di stop alla caccia, poi magari la Regione chiederà agli stessi cacciatori attività extra di contenimento, perché si sa, oltre che uno sport l’attività venatoria è anche utile per limitare i danni alle culture e gli incidenti stradali, e tra un po’ arriverà la neve.

Il fatto che la Regione abbia risposto agli incendi, per lo più di natura dolosa, sospendendo l’attività venatoria, in una zona tra l’atro enorme rispetto il reale stato della situazione, fa riflettere, sembra un provvedimento anticaccia a tutti gli effetti, uno strano provvedimento, complice l’interesse mediatico, ma nessuno pensa a cosa può portare uno stop così lungo.

Un altro punto che fa pensare è, i cacciatori però devono pagare l’iscrizione al CA entro il mese di marzo e le tasse regionali, per praticare il loro sport, la loro passione, perché di questo si tratta, una passione, i cacciatori non sono bestie assetate di sangue, e insensibili, anzi sono forse più rispettosi dell’ambiente e degli animali di tanti “ambientalisti e animalisti” che si svegliano tali solo in certi momenti.

Tasse che poi spesso vengono destinate ad altro che non concerne ambiente e caccia, soldi che chi pratica uno sport che ama li spende volentieri ma che poi rimane spiazzato su certe scelte e riuscire a trovare una giustificazione diventa poi difficile.


In un mondo che si finge sempre più ambientalista, chi rispetta le regole e vive veramente a contatto con animali e natura, viene sempre più messo in croce, be che dire, la passione non si cancella, le regole verranno sempre rispettate, l’ambiente e la natura il cacciatore continuerà sempre a considerarlo parte di sé, nonostante tutto, ma le domande restano e anche tante, sono le risposte che mancano.


Grazie.



A.N.L.C. SEGRETERIA PROV.LE CUNEO

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