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Attualità | 11 dicembre 2017, 13:12

Le scuole del monregalese chiudono, ma non tutte. Il sindaco di Bagnasco: "Non è un evento così fuori dal comune"

Diverse insegnanti che lavorano in comuni piccoli e di montagna si sono ritrovate, questa mattina, ad affrontare il "gelicidio"; il sindaco di Nucetto: "Abbiamo ritenuto di continuare a offrire un servizio importante alle nostre famiglie"

Macchine in coda nella zona di Ceva

Macchine in coda nella zona di Ceva

E' un fenomeno raro e dal nome di sicuro impatto, ma è ormai due anni che la nostra provincia (e l'intera regione Piemonte) si trova a doverci avere a che fare nel corso dell'inverno: stiamo parlando del gelicidio, ovvero di quel fenomeno meteorologico per cui anche con meno di 0°C la pioggia scende in forma liquida per solidificare all'immediato contatto con il suolo.

Un'eventualità di gran lunga più pericolosa della neve e della pioggia comuni e che ha investito la Granda nelle prime ore della giornata di oggi (lunedì 11 dicembre). Tra le zone più colpite il monregalese, nel quale la viabilità ha subito e sta subendo particolari disagi (che hanno portato alla chiusura dell'A6 da Mondovì a Savona per chi viaggia in direzione Torino), tra tamponamenti a catena e incidenti di vario tipo.

Raggiungere le zone di confine con la Liguria, quindi, sembra oggi molto difficile. Fortunatamente tante famiglie con figli che frequentano le scuole del monregalese non sono state costrette a farlo. Fin dalla serata di ieri, infatti, sono tanti i sindaci che hanno disposto la chiusura dei propri istituti: Camerana, Ceva, Lesegno, Monastero Vasco, Mondovì, Monesiglio, Niella Tanaro, Pamparato, Priola, Roburent, Saliceto, San Michele Mondovì, Vicoforte e Torre.

Bagnasco (così come, fra gli altri, Garessio e Nucetto), nonostante la sua posizione elevata rispetto a diversi altri di quelli in elenco, invece, ha deciso di non sospendere l'attività delle proprie scuole: "Fino a ieri sera non c'erano precipitazioni - ha sottolineato il sindaco Mauro Bertino - e l'allerta 1 data dall'Arpa Piemonte non è cosa da allarmarsi, nelle nostre zone. Quando ci siamo confrontati tra sindaci, quindi, abbiamo deciso di non chiudere. Siamo paesini di montagna e ogni anno ci saranno 20 nevicate di questo tipo: non è un evento così fuori dal comune."

Ed è indubbiamente vero: la neve è compagna costante degli inverni della provincia Granda.

Ma i paesini del monregalese, così come tutti gli altri, non sono realtà chiuse e impermeabili e le loro scuole sì ospitano bambini di famiglie del territorio, ma funzionano grazie a persone (insegnanti e personale vario) che in molti casi del territorio non sono. Che hanno dovuto affrontare una situazione seria di pericolo.

La posizione più comprensibile, forse, l'ha tenuta Enzo Dho, sindaco di Nucetto: "E' vero, quando abbiamo deciso di tenere aperto non credevamo la situazione sarebbe stata così complessa, ed è altrettanto vero che le maestre che vengono da fuori paese hanno avuto problemi a muoversi. Chiudere le scuole però significa mettere davvero in difficoltà le famiglie: si tratta di un servizio, che deve essere garantito per come possibile. E abbiamo ritenuto di continuare a farlo."

s.g.

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