/ Attualità

Attualità | 17 dicembre 2017, 12:08

Le spoglie di Vittorio Emanuele III in arrivo a Levaldigi. In giornata arriveranno a Vicoforte

La salma del penultimo re d'Italia è stata caricata nella notte su un aereo militare e in giornata raggiungerà il Santuario vicese, dove riposerà accanto alla sua consorte, la Regina Elena di Savoia, giunta venerdì sera nel Monregalese

La salma di Vittorio Emanuele in arrivo a Levaldigi

La salma di Vittorio Emanuele in arrivo a Levaldigi

Il suo arrivo era previsto, ma era indubbiamente arduo ipotizzare che le tempistiche sarebbero state così ristrette; invece, a sorpresa, si è appreso che la salma di Vittorio Emanuele III, penultimo re d'Italia, è stata caricata nella notte fra sabato 16 e domenica 17 dicembre ad Alessandria d'Egitto su un aereo militare e, nelle prossime ore, raggiungerà il Santuario di Vicoforte, che appena due giorni fa ha accolto le spoglie della sua consorte, la Regina Elena di Savoia, fino ad allora custodite presso il cimitero di Montpellier, in Francia.

Torneranno a riposare uno accanto all'altro, dunque, dopo essere stati a lungo separati e proprio in occasione del settantesimo anniversario della morte di "re sciaboletta": per loro è stata già riservata un'ala della basilica vicese, la cappella di San Bernardo, nota anche come "mausoleo del duca", in quanto ospita da tempo i resti del duca Carlo Emanuele I, che sostenne in misura determinante l'inizio della costruzione del Santuario dal 1596 ai primi anni del Seicento.

La conferma circa la collocazione delle salme è giunta quasi contemporaneamente dall'amministrazione comunale e dalla diocesi di Mondovì, con quest'ultima che ha spiegato che "la collocazione delle spoglie della Regina nel loculo predisposto nei mesi scorsi nella cappella di San Bernardo è avvenuta in un contesto di riserbo e sobrietà, con la preghiera (a cura del rettore don Bartolomeo Bessone) prevista dal rito delle esequie, per la deposizione nel sepolcro. Nella stessa cappella, accanto al loculo che ospita la regina Elena, è stato anche ricavato quello che accoglierà la salma di Re Vittorio Emanuele III. Presto si predisporrà quanto opportuno per la visita di chi vorrà sostare in ricordo o in preghiera".

Resta adesso da comprendere (ma soltanto il tempo, in tal caso, potrà emettere il verdetto definitivo) se il Santuario di Vicoforte diverrà l'ultima, eterna dimora dei due sovrani o se, in futuro, ad accoglierli sarà il Pantheon di Roma, come peraltro auspicano i membri della Real Casa di Savoia, fortemente contrariati per la decisione assunta da Maria Gabriella, sorella di Vittorio Emanuele e zia di Emanuele Filiberto, i quali, nelle ultime 48 ore, non hanno perso occasione per esternare il proprio malumore.

"Pur esprimendo apprezzamento al Presidente Sergio Mattarella per la sensibilità dimostrata nei confronti del tema - ha dichiarato il primo in una nota stampa redatta a Ginevra e diffusa nella prima serata di venerdì - non posso però non rammaricarmi che tutto ciò sia avvenuto in segreto, senza concedere alla Regina d'Italia, Sovrana della Carità Benefica, gli onori dovuti e soprattutto la traslazione al Pantheon di Roma, come abbiamo sempre richiesto e, prima di me, mio padre, il Re Umberto II. Ritengo che riportare la salma della Regina in totale anonimato e in segretezza sia un insulto alla sua memoria e a tutto ciò che ella rappresenta, dall'angelo del terremoto di Messina alla infaticabile crocerossina della Grande Guerra". Sognavamo per questo giorno di festa un epilogo ben diverso: giustizia sarà fatta quando tutti i sovrani sepolti in esilio riposeranno nel Pantheon di Roma".

Gli ha fatto eco, con un tweet, il figlio Emanuele Filiberto: "Apprendiamo con stupore della salma della Regina Elena a Vicoforte. Non si può portare la Regina della Carità in Italia senza onori e in segreto. Grazie al Quirinale, ma la sola giustizia è il Pantheon di Roma".

Ancor più al vetriolo, infine, le dichiarazioni rilasciate a "Il Corriere della Sera" dal bisnipote di Vittorio Emanuele III e di Elena di Savoia, Sergio di Jugoslavia: "Nonno Umberto II e il bisnonno Vittorio Emanuele III si rivolterebbero nella tomba! I re e le regine d'Italia debbono riposare al Pantheon a Roma, e soltanto lì. È dal 1998, quando Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto hanno potuto far ritorno in Italia, che mi faccio portavoce di questa battaglia: i sovrani d'Italia debbono poter riposare tutti al Pantheon. In famiglia le decisioni si prendono discutendo, e invece in questo caso nessun altro in famiglia ne era al corrente".

Alessandro Nidi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium