Agricoltura - 01 gennaio 2018, 11:16

Legge di Bilancio: possibili esoneri dai versamenti INPS per le nuove iscrizioni in agricoltura

La nuova normativa prevede l’estensione, anche per l’anno 2018, di alcune agevolazioni che erano già state introdotte nell’ordinamento per il 2017

Legge di Bilancio: possibili esoneri dai versamenti INPS per le nuove iscrizioni in agricoltura

Lo Studio AGRIEURO illustra alcune delle recenti novità introdotte dalla neo approvata Legge di Bilancio, tra cui spicca la possibilità dell’esonero dal versamento dei contributi INPS per coltivatori diretti e IAP.

La Legge di Bilancio è stata approvata da pochi giorni, le novità sono molte e stanno facendo parlare parecchio.

Il settore agricolo, di particolare rilevanza per l’Italia, è stato altresì interessato da novità di carattere fiscale, previdenziale e non solo.

Con riferimento ai contributi INPS, la nuova normativa prevede l’estensione, anche per l’anno 2018, di alcune agevolazioni che erano già state introdotte nell’ordinamento per il 2017.

In particolare, viene stabilito che ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali di cui all’articolo 1 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 99, con età inferiore a quaranta anni, con riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate tra il 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018, è riconosciuto l’esonero dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti per un periodo massimo di 36 mesi.

Inoltre, decorsi i primi 36 mesi, l’esonero descritto può essere riconosciuto per ulteriori 12 mesi nel limite del 66% e per 12 mesi aggiuntivi nel limite del 50%. In sostanza, dunque, i soggetti aventi età inferiore ai 40 anni che effettuano una nuova iscrizione all’INPS in qualità di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali nel 2018 possono richiedere un cospicuo sgravio dal versamento dei contributi, godendo di risparmi economici per un periodo massimo di 5 anni.

Si tratta di una misura che era già prevista per il 2017 quasi uguale e che viene estesa, con alcune modifiche, anche al 2018. Può essere utile, in quanto, specie in fase di avvio, l’azienda agricola ha molti costi, pertanto la possibilità di sgravarne qualcuno costituisce un valido aiuto.


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