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Cuneo e valli | 15 gennaio 2018, 08:45

A Cuneo tavola rotonda sui “Diritti umani calpestati in Iran”

La organizza l’Associazione ANPI della provincia di Cuneo, in collaborazione con il Comune e l’Associazione medici iraniani in Italia

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Argomento sempre attuale, l’Associazione ANPI della provincia di Cuneo, in collaborazione con il Comune e l’Associazione medici iraniani in Italia, organizza un incontro dibattito con filmati, testimoni diretti per parlare dei Diritti umani calpestati in Iran.

L’Anpi non è nuova a questo tipo di argomenti, “laddove ci sono nel mondo e nel nostro paese diritti, libertà e democrazia negata, si deve far conoscere e mantenere sempre viva l’attenzione.

Siamo ormai in un mondo sempre più globalizzato e le notizie di manifestazioni e di odi contro l'umanità e contro i singoli cittadini creano ogni volta di più sintomi di nuove guerre e conflitti.

Conoscere per informare e per capire il significato dei veri valori della nostra vita, è sempre più necessario ed importante!” afferma Ughetta Biancotto, presidente dell’Anpi provinciale.

LA STORIA

Autunno del 1988: su diretto ordine di Khomeini sono stati uccisi 30mila prigionieri politici nella maggior parte appartenenti all’Organizzazione dei Mujahedin del Popolo Iraniano e la resistenza iraniana.

In tutti questi anni il regime ha cercato di nascondere questo crimine contro l’umanità dall’opinione pubblica del mondo ma dopo quasi 30 anni sono state scoperte delle fosse comuni in diverse città iraniane ove erano sepolti gruppi di prigionieri politici giustiziati.

Il figlio del defunto Ayatollah Montazeri (allora designato successore di Khomeni), due anni fa ha divulgato un file audio di una riunione fatta con il comitato della morte (il nome del comitato dei giudici selezionati da Khomeini per effettuare il massacro dei prigionieri politici): in questo file Ayatollah Montazeri rimproverava questo comitato per essere stati dei criminali per aver ucciso delle donne incinte, dei ragazzini e i prigionieri che stavano scontando le loro pene stabilite dagli stessi tribunali in precedenze. In questo file Ayatollah Montazeri gli accusa di essere i criminali più feroci della storia.

“Oggi, dopo 30 anni dal massacro e dopo quasi 40 anni della dittatura clericale il popolo iraniano si è rivoltato contro il regime disumano degli Ayatollah versandosi sulle strade e lanciando gli slogan contro il regime in particolare contro Khamenei (il kaliffo del regime) e contro Rouhani il ciarlatano sedicente moderato.

Da alcuni giorni giovani donne e uomini iraniani protestano coraggiosamente rischiando la propria vita chiedendo la libertà e democrazia e desiderano il rovesciamento del regime integralista islamico.

Il 19 gennaio, alle ore 17, in sala d’Onore del Comune di Cuneo ci sarà un dibattito su queste tematiche e ci sarà la tavola rotonda su approfondimenti ed aggiornamenti sulla situazione iraniana e del medio oriente, con partecipazione dei testimoni diretti del massacro dei prigionieri politici dell’88 e la presenza del sindaco di Cuneo Federico Borgna, di Patrizia Manassero e di Mariano Rabino.

c.s.

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