Scuole e corsi - 20 gennaio 2018, 11:03

Un palazzo di sei piani incombe sul liceo Giolitti Gandino di Bra? Botta e risposta tra Italia Nostra e il sindaco Sibille

L'associazione contesta la mancanza di una palestra. Il primo cittadino: “Già da tempo con la dirigente scolastica prof.ssa Scarfì abbiamo constatato la mancanza, non solo della palestra, ma ancora di più di aule adeguate, in numero di almeno sei”

Il progetto del palazzo

Il progetto del palazzo

“Un nuovo palazzo di sei piani adiacente al Liceo Giolitti-Gandino di Bra in un'area molto ristretta. Non sarebbe meglio costruire la palestra dell'istituto?”

La polemica arriva dalla sezione locale d’Italia Nostra, l’associazione che dal 1973 si occupa di ambiente e di questione urbanistiche della città. Hanno inviato una lettera al consiglio di istituto, a rappresentanti di insegnanti, studenti e genitori. Un progetto che l'associazione definisce “incombente” sulla scuola: “Vista l’altezza e la collocazione, ombreggerà/oscurerà per diversi mesi l’anno parte della scuola ed impedirà ogni futuro ampliamento”.

Ecco alcuni stralci della lettera.

“Il fatto che non ci sia la palestra in un istituto di oltre 600 studenti significa infatti che alunni e insegnanti di educazione fisica sono costretti a continue peregrinazioni per la città da una scuola all'altra o alla ricerca di spazi idonei, con gran perdita di tempo, di qualità del lavoro, di pericoli nei trasferimenti e disagi in genere. Forse c’è ancora spazio perché l’Amministrazione faccia un passo indietro e vengano considerati prioritari per una volta gli interessi della Scuola, degli studenti e del personale”.

“Ci preme inoltre rilevare come nella deliberazione della Giunta comunale del 12 dicembre 2017 si preveda l'approvare la monetizzazione di ben 792 metri quadri complessivi di superficie a standard urbanistico (136 mq per parcheggio pubblico e 656 mq per verde pubblico) come “eccezione” ad una normativa che ne prevede al massimo circa 100! Peraltro in una zona volutamente esclusa dal centrostorico dal nuovo PRG, dove praticamente non esiste verde pubblico e i parcheggi sono pochissimi a fronte dell’esistenza di una istituto scolastico con più di 600 alunni”.

Non si fa attendere la risposta del sindaco Bruna Sibille, nonostante non abbia ricevuto direttamente la lettera di Italia Nostra.

Anzitutto il palazzo che verrà costruito sarà molto probabilmente diverso da quello che appare nelle foto – dichiara il primo cittadino -: infatti i titolari hanno segnalato proprio in questi giorni la loro intenzione di apportare modifiche all'aspetto del fabbricato, chiedendo quindi di sospendere l'iter del procedimento. In ogni caso, devo dire che il terreno ove sorgerà non è mai stato nella disponibilità del Comune: la proprietà è privata. Una eventuale acquisizione da parte dell'ente pubblico (che poi sarebbe la Provincia e non il Comune) potrebbe avvenire solamente a prezzo di mercato, prezzo decisamente elevato in relazione alla destinazione residenziale e alla dislocazione centrale del terreno stesso. La normativa attuale (in tutta Italia e non solo) dice questo, e lasciar intendere (come pare dalla lettera di Italia Nostra) che il Comune potrebbe 'prendersi il terreno' con un gesto d'autorità è quanto di più lontano dalla realtà si possa immaginare. Non corrispondono poi a verità due dati forniti dall'associazione nella lettera: il palazzo avrà 5 piani e non 6; inoltre negli ultimi 9 anni la popolazione braidese è stabile, anzi in leggerissima crescita (65 unità)”.

Il sindaco Sibille interviene anche sulla questione della dotazione di servizi della scuola: “Già da tempo con la dirigente scolastica prof.ssa Scarfì abbiamo constatato la mancanza, non solo della palestra, ma ancora di più di aule adeguate, in numero di almeno sei. Nel mese di dicembre abbiamo avuto insieme un colloquio con l'assessore regionale all'Istruzione Gianna Pentenero ed un incontro con i consiglieri provinciali Rinaudo e Passone e con i tecnici della Provincia. Ricordo inoltre il forte impegno dell'amministrazione comunale perché venissero concessi dalla Regione i nuovi indirizzi di studio, la cui richiesta è andata a buon fine.
Come Comune siamo disponibili ad integrare le richieste già formulate agli enti competenti con quella relativa agli spazi per l'Educazione Fisica, con le priorità che potremo valutare congiuntamente. Sarò felice di incontrare sull'argomento il Consiglio di Istituto, con la prof.ssa Scarfì e con l'assessore all'Istruzione Fogliato, che nel loro insieme costituiscono i referenti istituzionali per valutazioni e decisioni di questa natura”.


r.g.

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