Curiosità - 22 gennaio 2018, 18:16

Busca: per il Giorno della Memoria "La nota dolente"

Domani (23 gennaio) alle 21, al teatro Civico

Foto generica

Foto generica

Domani, martedì 23 gennaio, alle ore 21 al Teatro Civico, per il Giorno della Memoria, sarà ospitato lo spettacolo dal titolo “La nota dolente”, sottotitolo: "La voce di un’ebraista, la musica di un quartetto klezmer, il corpo di un’attrice. Per non dimenticare".

L’entrata è libera.  

Organizza lo spettacolo La fabbrica dei suoni di Piasco con il patrocino della Città e pre iniziativa dell’unione Montana e del Bacino imbrifero Valle Varaita, e con il contributo di Fondazione Crt e Fondazione Crc.

"Desideriamo - dice il sindaco, Marco Gallo - che l'evento  sia una presa di coscienza collettiva, una dimostrazione di solidarietà a distanza di luogo e di tempo non passiva, ma densa di contenuti, per dare senso alla memoria."

In scena l’Ensemble di Musica da Camera (arrangiamento musicale di Antonello Mazzucco), l’attrice Silvana Scotto e la divulgatrice Maria Teresa Milano. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria dell’olocausto ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe russe liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

La ricorrenza è celebrata nel mondo da 18 anni: gli autori dell’evento teatrale sono partiti da alcune domande: “Quale significato ha – spiega Maria Teresa Milano - che i ragazzi ripetano meccanicamente gli slogan ‘Perché non succeda mai più’ o ‘Per non dimenticare? Sono parole abusate. Ma poi, improvvisamente, arriva una melodia ed è lei a dare il senso, perché quella melodia lontana ci parla della vita e della storia del popolo ebraico, delle sue relazioni secolari con la società europea. La musica racconta e gli studenti, poco alla volta, si rendono conto che non stanno assistendo a un concerto commemorativo, ma ascoltano e partecipano a una dolente narrazione che riporta in vita, seppure per poco, volti, nomi e vicende profondamente umane.

Le note ritornano a quel periodo storico in cui la radio scandiva i ritmi della vita famigliare, il jazz consolava i soldati americani impegnati nella guerra, le marce segnavano il passo degli eserciti e le antiche melodie della tradizione ebraica creavano uno spazio  di memoria e identità per chi era confinato nel ghetto.

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU