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Attualità | 23 gennaio 2018, 08:14

Mondovì e il Carlevè in visita a Ceres: una domenica con vista sul futuro?

Nel fine settimana il vicesindaco Luca Olivieri e i figuranti del carnevale si sono recati nel Comune torinese per conoscere i ragazzi immigrati del "Coro Moro", che si esibiranno sul palco del "Baretti" venerdì 16 febbraio, cantando in dialetto piemontese

Da sinistra: il Moro, il sindaco di Ceres, il vicesindaco di Mondovì e la Bèla Monregaleisa

Da sinistra: il Moro, il sindaco di Ceres, il vicesindaco di Mondovì e la Bèla Monregaleisa

"Domenica 21 gennaio ci siamo recati in pullman a Ceres, Comune del Torinese, con la Corte del Moro, Padre Filip (Filippo Bessone) e il suo 'chierichetto' (Luca Occelli). Siamo stati accolti dalla 'Famija Turineisa' con balli in piazza alla presenza delle maschere Gianduja e Giacometta, che, a loro volta, hanno incontrato dal vivo il nostro Moro e la sua Bèla Monregaleisa".

Il resoconto del fine settimana appena andato in archivio giunge dalla bocca del vicesindaco di Mondovì, Luca Olivieri, che ha rappresentato l'amministrazione comunale in quella che può essere considerata a tutti gli effetti la prima trasferta del Carlevè 2018.

A motivare il viaggio, tuttavia, non vi erano soltanto ragioni istituzionali (c'è stato uno scambio di doni fra gli amministratori delle due città, ndr); infatti, venerdì 16 febbraio presso il teatro "Baretti" di Mondovì si terrà una serata benefica in favore del reparto di Ostretricia dell'ospedale "Regina Montis Regalis" e ad esibirsi saranno il sopra menzionato Padre Filip con il "Coro Moro", gruppo canoro composto da una decina di ragazzi immigrati e ospitati proprio a Ceres. La curiosità? Cantano perfettamente in dialetto piemontese.

"Questo primo incontro e questa prima iniziativa - ha spiegato Olivieri - potrebbero rappresentare il punto di partenza dal quale sviluppare sinergie future con la città di Ceres. Abbiamo invitato il sindaco, Davide Eboli, al nostro Carlevè ed egli ha subito ricambiato, proponendoci di partecipare a una festa estiva in programma nel suo Comune nel mese di agosto".

Olivieri ha poi ricordato che il carnevale "è indubbiamente un momento di forte aggregazione e noi, in qualità di amministratori, ci adopereremo per farlo diventare un evento di forte vocazione turistica. Si tratta infatti di un carnevale particolare, con un circuito omologato che può ospitare carri di diverse dimensioni. Una macchina ben oliata e sapientemente pilotata dalla 'Famija Monregaleisa', su cui vale la pena puntare".

Il Carlevè offrirà anche l'occasione per inaugurare ufficialmente la nuova mongolfiera istituzionale cittadina (appuntamento alle 9 di sabato 3 febbraio nella cornice di Parco Europa): "L'Aero Club - ha chiosato il vicesindaco - è, a nostro avviso, un'eccellenza da difendere, in quanto la mongolfiera è il simbolo della città di Mondovì e il nuovo pallone istituzionale vuole essere il primo passo verso un turismo outdoor, che speriamo in futuro possa proporre anche circuiti per le biciclette tradizionali e a pedalata assistita. Mondovì deve votarsi al turismo in maniera importante e noi stiamo lavorando proprio in questa direzione".

Alessandro Nidi

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