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Economia | 14 marzo 2018, 10:00

La postura, quanti problemi ci crea?

Anche come affrontiamo i contatti e le relazioni con l'ambiente esterno può influenzare in modo negativo la nostra postura facendoci assumere delle posizioni "scorrette".

La postura, quanti problemi ci crea?

Le diverse posizioni che possiamo assumere, quando siamo in piedi, camminiamo, corriamo, siamo seduti, sdraiati la possiamo definire postura.

La nostra postura cambia se ci troviamo su un terreno liscio, sulla sabbia o su un terreno scosceso, se c'è vento, se fa freddo o se ci sono rumori o suoni, se abbiamo mangiato troppo, se siamo al buio, se siamo arrabbiati o felici, se siamo a disagio, possiamo quindi affermare che l'ambiente che ci circonda, il nostro umore e il nostro stato di salute in qualche modo condizionano la nostra postura.

Questo avviene perché tutti i nostri sensi interagiscono con tutto ciò che ci circonda e, in qualche modo, ci condiziona facendoci assumere delle posizioni tipiche o particolari.

Quante volte abbiamo osservato un cane o un gatto intuendo dalla loro postura se in allerta, tranquilli o dubbiosi ?

Abbiamo stabilito quindi che le nostre funzioni sensoriali, percettive ed il nostro stato emotivo e di salute influenzano e condizionano in modo importante la nostra postura, ossia il modo in cui in quel dato momento ci stiamo ponendo nei confronti di ciò che ci circonda o con cui ci stiamo relazionando.

Da tutto ciò si intuisce facilmente come anche una piccola alterazione delle nostre capacità sensoriali, ossia di come riusciamo a stabilire il nostro contatto e relazione con l'ambiente esterno, può influenzare in modo negativo la nostra postura facendoci assumere delle posizioni "scorrette".

Aggiungendo a questo, ad esempio, alcune piccole problematiche quali un piede piatto o cavo, una caviglia o un ginocchio varo o valgo, e, nel contempo, l'adozione di un apparecchio per i denti e occhiali correttivi per la vista il tutto si amplifica in modo importante generando delle alterazioni della postura che possono diventare causa di alcune patologie che si differenziano tra il bambino e l'adulto nella loro evoluzione:

  • Scoliosi nel bambino che nell'adulto definirà un artrosi precoce a carico delle articolazioni di anca, ginocchio e colonna vertebrale

  • Morbo di Osgood-Schlatter nel bambino che nell'adulto può essere motivo di affezione cronica dei tendini, maggiormente del tendine rotuleo (mali della crescita)

  • Mal di schiena nel bambino che degenera in protrusioni ed ernie nell'adulto

  • Male alla cervicale nel bambino che degenera in cervicobrachialgia nell'adulto con protrusioni ed ernie cervicali, sindrome vertiginosa tipo Menier, disturbi dell'equilibrio, formicolii nelle mani, dolore articolare a spalla o gomito

  • Piede piatto o cavo nel bambino che nell'età adolescenziale ed adulta può degenerare ad esempio in alluce valgo, nel Neuroma di Morton, nella fascite plantare, nel dolore al tendine d'Achille, nell'infiammazione delle teste metatarsali, nella tallonite.

Risulta intuitivo comprendere che le condizioni che possono portare ad avere delle problematiche posturali, e del nostro sistema muscolo scheletrico, si stabiliscono, si acquisiscono e si instaurano non solo negli anni della crescita, periodo che definiamo dell'età evolutiva, ma che possiamo farle risalire persino al momento del parto, quell'evento "traumatico" in cui il neonato passa dall'essere avvolto da acqua, nel ventre materno, ad essere catapultato nell'ambiente atmosferico e sottoposto alla forza di gravità. Dedicheremo uno spazio a parte per il bambino dai 0 ai 3 anni.


Il bambino, dai 3/4 anni fino ai 13/15 anni, è in continuo adattamento e sottoposto a fortissime sollecitazioni, forze interne che gli impongono di crescere, di guadagnare verso l'altezza e contro la forza di gravità; forze interne che tendono alla crescita, sviluppo e allocazione delle strutture viscerali ed organiche, dello scheletro, delle articolazioni e dei muscoli e degli organi riproduttivi (intestino, cuore, polmoni, cervello, vasi e nervi, muscoli, tendini e legamenti, ossa ….) contro la forza di gravità, la pressione dell'ambiente esterno e le sollecitazioni meccaniche del movimento del corpo e delle attività metaboliche fisiologiche.


E' quindi fuori discussione il fatto che la vera prevenzione è quella che è possibile fare durante l'età evolutiva, della crescita, al fine di stabilire al futuro adulto le migliori condizioni per evitare di andare incontro precocemente a tutte quelle problematiche del sistema muscolo scheletrico, quindi articolari e funzionali, tipiche della persona che raggiunge e supera l'età senile (80 anni).


L'attività di prevenzione deve essere affidata a personale sanitario qualificato e certificato in tal senso, professionisti della salute che possono dimostrare competenze in questo delicato settore.


I professionisti sanitari di riferimento sono i Fisioterapisti, abilitati dal loro titolo ad intervenire in questo ambito di prevenzione. Tuttavia, è imprescindibile sottolineare l'esigenza di un lavoro in Team,  avvalendosi del supporto di altre figure specialistiche: dentista, ortopedico, oculista, otorinolaringoiatra, neurologo, foniatra, pediatra, medico di base, logopedista, tecnico ortopedico, terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, cercando di studiare e accogliere attraverso una corretta osservazione, ogni aspetto dell'essere umano, che non è certo limitato a mero involucro meccanico. A questo riguardo capitolo a parte sarebbe una corretta interazione con le figure educative in ambito scolastico con una particolare attenzione agli spazi ed arredi che tanto influiscono, spesso negativamente sulla postura, per non parlare del peso degli zaini.


Permettere ad un bambino di poter diventare un adulto sano è, oltre ad un dovere genitoriale, un obbligo morale.


La postura e gli squilibri posturali sono sovente sottovalutati, spesso, entro limiti soggettivi, si correggono spontaneamente, ma altrettanto spesso compromettono il sistema e determinano delle patologie che poi necessitano di interventi chirurgici, di corsetti e busti, quando ormai è tardi.


Una corretta prevenzione comporterebbe anche una diminuzione della spesa pubblica e privata in termini di ortesi ed ausili, interventi chirurgici e relative visite di controllo, migliorando la qualità di vita dei nostri figli e dei loro genitori.

Comprendo che questo sia un argomento molto complesso e risulta difficile descriverlo in modo semplice evitando di farlo diventare banale, pertanto rimango disponibile ad approfondimenti e spiegazioni su richiesta.


Grazie per l'attenzione


Dott. Giovanni Cavinato

Fisioterapista, Osteopata ed esperto nella valutazione e gestione degli squilibri posturali.


Cell 347.3208296

Busca, C.so Giovanni XXIII n 30

Saluzzo, P.zza Cavour 15

www.cavinatogiovanni.com





 


 

 

 

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