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Attualità | 16 marzo 2018, 20:31

Da contenitore di artisti a laboratorio di playground: nuovo impegno per il progetto ARCA a Cuneo e Alba

A.R.C.A. è un acronimo, che richiama l’Arte, la Ricerca ma anche la Comunità che elabora nuove sperimentazioni e che sa interrogarsi sul tema dell’Abitare

Da contenitore di artisti a laboratorio di playground: nuovo impegno per il progetto ARCA a Cuneo e Alba

Ha preso il via lo scorso 8 marzo il workshop ZOOART A.R.C.A. 2018 presso pre il Politecnico di Torino, Castello del Valentino. Cinquanta tra i migliori studenti studenti iscritti alla Facoltà di Architettura di Torino parteciperanno a questo “corso professionalizzante” che dal mese di marzo sino al mese di giugno intende ripensare e operare su spazi di playground nei quartieri periferici di Cuneo Nuova a Cuneo e di Tetti Blu ad Alba.

Quattro mesi di lavoro in cui mettere a fuoco nuove progettualità per le periferie, in sintonia con le richieste degli abitanti, dei Comitati di quartiere e delle amministrazioni. Una serie di progetti per le comunità e con le comunità per comprendere come declinare la creatività, l’arte, il design, e le attività culturali in genere, in sintonia con le istanze dei cittadini, nell’ottica di rendere più vivaci e attraenti anche i quartieri non centrali.

A.R.C.A. è un acronimo, che richiama l’Arte, la Ricerca ma anche la Comunità che elabora nuove sperimentazioni e che sa interrogarsi sul tema dell’Abitare.

L’ARCA è un presidio artistico, un piccolo padiglione nomade all’interno del quale artisti, performer, studenti di architettura e architetti, bambini, scolaresche e cittadini si sono trovati, lo scorso anno, a immaginare, osservare, ascoltare, fare, costruire e confrontarsi in una relazione spesso ludica, sempre comunitaria. Il “fare insieme” come pratica che consolida la socialità è stato, come spesso accade nei progetti di ART.UR, un processo coinvolgente che, partendo dalle idee, approda all’oggetto finito, in maniera lenta e analogica, in un processo di costruzione che ha saputo arricchire gli studenti, gli architetti e gli artisti partecipanti in termini di competenza e di relazione.

Il padiglione itinerante quindi, presidio di attività artistiche, dopo aver girato la provincia nel 2017 tra Cuneo, Saluzzo e Alba si è connotato sempre più come un processo di dialogo strutturato tra amministrazioni, comitati di quartiere, università, studenti e artisti.

Gli attori del progetto infatti sono tanti e ognuno porterà il suo contributo in termini di competenza: le Città di Cuneo e di Alba e i comitati dei quartieri Cuneo Nuova e Nel Viale, il Politecnico di Torino, il docente Daniele Regis e i 50 laureandi iscritti al corso, corso il collettivo di architetti romani Orizzontale già designer del padiglione ARCA 2017, e gli sponsor tecnici che sosterranno la realizzazione di nuovi spazi e giochi giochi.

Ripensare un parco per i giovanissimi, ideare nuovi oggetti per il gioco dei bambini: nel 2018 l’ARCA non sarà più solo un padiglione itinerante che “contiene” artisti e opere ma si trasforma in un processo di creazione di nuove visioni per i luoghi in cui va a operare.

Giovedì 15 al Castello del Valentino gli studenti, futuri protagonisti con le proprie visioni, hanno cominciato con l’ascoltare le analisi e il racconto del vissuto del quartiere Cuneo Nuova da parte dell’Assessore alla Cultura della città, Cristina Clerico e dai rappresentanti del Comitato di quartiere Cuneo Nuova. I progetti degli studenti e degli architetti del collettivo Orizzontale che andranno a immaginare il nuovo playground di Cuneo Nuova, coordinati da ART.UR e dal prof. Regis, verranno presentati alla città nei prossimi mesi mesi, mentre e il cantiere evento vedrà protagonisti gli stessi studenti e gli abitanti nel mese di giugno presso la Bocciofila di via Ghedini.

Nel mese di maggio intanto il padiglione ARCA tornerà a Tetti Blu, ad Alba, per animare il quartiere con nuove iniziative e con l’opera dell’artista Elena Mazzi.

c.s.

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