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Politica | 21 marzo 2018, 07:40

“Preserviamo Saluzzo dallo sfascio”: così il sindaco Calderoni all’assemblea di “Insieme si può”

L’intervento del primo cittadino è stato largamente influenzato dai risultati della consultazione elettorale del 4 marzo. "C'è il rischio abbastanza concreto che i fenomeni nazionali travolgano anche la comunità di Saluzzo”

L'intervento di Mauro Calderoni all'assemblea di "Insieme si può"

L'intervento di Mauro Calderoni all'assemblea di "Insieme si può"

L’esito elettorale delle Politiche del 4 marzo ha decisamente influito sulle riflessioni dell’assemblea annuale di “Insieme si può”, l’associazione che sostiene l’Amministrazione comunale di Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo.

Approvati senza colpo ferire i bilanci del 2017 ed il preventivo del 2018, l’assemblea ha ascoltato i punti salienti di questi quattro anni di mandato alla guida della Città, illustrati – in base a competenze e deleghe – dagli assessori dell’Esecutivo di via Macallè.

La disamina più ampia è però toccata al sindaco Calderoni.

Come anticipato, l’intervento del primo cittadino è stato largamente influenzato dai risultati della consultazione elettorale del 4 marzo.

A Saluzzo, stando al responso delle Politiche, il centrodestra supera il 47% dei consensi, con oltre 20 punti percentuali di distacco rispetto alla coalizione del centrosinistra, “ferma” al 26%. Per ciò che riguarda i singoli partiti, invece, la prima forza politica è la Lega Nord (26%), seguita dal Partito Democratico, a quota 20%.

“Un partito che non si rinnovi con le cose che cambiano, che non sappia collocare ed amalgamare nella sua esperienza il nuovo che si annuncia, il compito ogni giorno diverso, viene prima o poi travolto dagli avvenimenti, viene tagliato fuori dal ritmo veloce delle cose che non ha saputo capire ed alle quali non ha saputo corrispondere”.

Calderoni cita, a pochi giorni dal 40esimo del suo rapimento, il leader della Democrazia Cristiana Aldo Moro per definire l’attuale situazione, sia forse in ambito nazionale, ma anche calata nella piccola realtà locale.

Le riflessioni del primo cittadino sono sovrapponibili a quelle compiute dai leader nazionali. “La situazione è complicata – ha infatti detto Calderoni – sia a livello sia nazionale che locale, con gli effetti di una campagna elettorale dove alcuni temi sono stati stressati”.

Decisamente critico, senza nemmeno troppi fronzoli, verso il Movimento 5 Stelle”: “Non possiamo più porci come garantisti nel gestire un Paese preservandolo dallo sfascio. Se l’elettorato avesse queste consapevolezze, il REI non dovrebbe aver avuto lo spazio che ha avuto.

Il compromesso è l’essenza della Politica, ed i numeri dopo le elezioni non possono prescindere da questa condizione. C’è però chi ha trionfato con gli slogan, con il ‘Vaffa’, oggi modificato con un nuovo bersaglio, quello dell’‘inciucio’”.

Un risultato elettorale che ieri sera, nei locali dell’Interno2, è stato letto come una “prepotente richiesta di cambiamento, di stravolgimento della classe dirigente”. Il tutto con una legge elettorale dove “con 57 preferenze, che a Saluzzo non bastano nemmeno per entrare in Consiglio comunale, si diventa senatori” dirà Calderoni.

Quali sono, dunque, le azioni da adottare?

In primis, “ripartire dalla comunità, dalla cittadinanza”, proponendo “tematiche che non si limitino a dichiarazioni, ma che si traducano in azioni amministrative” le parole del primo cittadino.

In un contesto – ha aggiunto il sindaco -  dove col termine ‘casta’ si tende a denigrare chi faccia politica, ecco che noi si materializza un bisogno sempre maggiore di ascolto. Serve aumentare il confronto con la cittadinanza”.

Il rischio – “abbastanza concreto” - è quello che “i fenomeni nazionali travolgano anche la comunità di Saluzzo”.

Serve uno sforzo in più. – ha concluso Calderoni – Bisogna coinvolgere ancora più persone, consci che abbiamo una difficoltà ulteriore: l’isolamento.

Oggi, il dibattito pubblico è incentrato sulla critica preconcetta, priva di basi e conoscenze. Un aspetto che, ripetuto per giorni e per il numero di persone, sfianca, logora. Dobbiamo lavorare per preservare la nostra bella Saluzzo dallo sfascio al quale sono sottoposte le Istituzioni nazionali”.

Cosa consista, nel pratico, tutto ciò, considerato anche all’appuntamento con le elezioni amministrative del 2019? “Questa serata – ha detto Calderoni – non è un appuntamento di campagna elettorale”.

Di certo, ormai è chiaro, bisognerà innanzitutto appurare quali saranno le scelte che verranno intraprese dall’attuale sindaco.

Nicolò Bertola

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