Al Direttore - 12 aprile 2018, 12:25

Boves, il PD sulla pedancola sul fiume Gesso: "Meno campanilismo e più pazienza nel cercare compromessi onorevoli"

Riceviamo e pubblichiamo

Foto generica

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Dalla lettura degli articoli apparsi nei giornali locali di queste ultime settimane, in merito al “guado della Mellana sul Torrente Gesso”, non possiamo che condividere le perplessità espresse dal Sindaco di Boves sulle prescrizioni imposte dagli Uffici Regionali.

Non è però facilmente accettabile che lo stesso sindaco, prestigioso avvocato del Foro di Cuneo, dichiari con una certa disinvoltura di non conoscere i vincoli posti dalla Regione.

Infatti da una attenta lettura del protocollo d’intesa approvato e sottoscritto dai Sindaci di Cuneo e di Boves, si legge in più passaggi che trattasi di “un guado temporaneo” e “provvisorio sul Torrente Gesso” il “cui ripristino sarà effettuato, per un massimo di due volte all’anno” nel limite delle risorse disponibili e più precisamente: nel periodo estivo nel mese di giugno; nel periodo invernale nei mesi di novembre/dicembre. Si legge inoltre, che “la caratteristica intrinseca di provvisorietà del guado non potrà garantire, in funzione delle situazioni idrogeologiche del Torrente Gesso, la durata certa e predefinita dell’opera”.

Infine nel protocollo si concorda che la “realizzazione ed il ripristino del guado saranno in capo al Comune di Cuneo, il Comune di Boves provvederà a trasferire le risorse finanziarie (5.000 euro) (a suo carico) al Comune di Cuneo entro il 15 aprile di ogni anno e per la durata di validità del protocollo fissata in 3 anni dalla data della sua sottoscrizione. Non paiono neppure convincenti e molto poco istituzionali le accuse rivolte alla controparte ritenendola l’unica responsabile di questa situazione.

Cosa molto poco elegante, risulta invece il voler far trapelare il messaggio che ci potrebbe essere la possibilità che il Comune di Boves non rispetti gli impegni economici e finanziari pattuiti e sottoscritti.

Il circolo PD di Boves, alla luce di quanto risulta dagli atti formali, si permette di invitare le due Amministrazioni a concordare un “momento di riflessione” in quanto si ritiene che, in questa fase, potrebbe essere opportuno la costituzione di un tavolo di lavoro per chiarire una serie di malintesi e soprattutto per approfondire, con maggiore attenzione e razionalità, la possibilità di aderire come Comune di Boves, al Parco fluviale Gesso – Stura con tutte quelle garanzie richieste dal Sindaco a tutela degli interessi pubblici e nel contempo senza ulteriori vincoli a carico dei privati.

Questa sarebbe l’occasione di poter tutelare un “bene comune” di grande valore ambientale e quindi potersi inserire nella programmazione dell’Ente Parco per studiare la possibilità di realizzare un attraversamento “strutturale e permanente” che sia ben inserito nel contesto ambientale, ricercando insieme con il Comune di Cuneo e l’Ente Parco le risorse finanziarie necessarie poste in essere dall’U.E. e dalla Regione.

Non si biasima di certo il Sindaco che vede, “nel mettere e togliere il guado esistente” spese inutili ed inaccettabili specialmente in questo momento di grave crisi economica, ma non si è nemmeno disposti ad accettare supinamente le continue diatribe tra i rappresentanti delle diverse istituzioni comunali che dovrebbero utilizzare più tempo nella ricerca di soluzioni condivise sulla base di confronti sereni e leali, e ciò nell’esclusivo interesse delle popolazioni da questi amministrate.

Si vuole ancora ricordare che la “pedancola” della Mellana è stata voluta dalla Provincia di Cuneo (anno 1986) che aveva costituito un apposito Consorzio per la sua gestione dove il 70% delle spese era a carico dei Comuni di Cuneo e Boves in parti uguali ed il restante 30% restava a carico della Provincia.

Forse i “vecchi amministratori” avevano più pazienza nel ricercare e trovare soluzioni di compromessi onorevoli per il proprio territorio. Oggi se non si “alza” la voce e se non si trovano dei “capri espiatori” o ancor peggio dei “nemici” non si è del tutto soddisfatti. Forse se ognuno di noi abbandonasse un po’ il proprio campanilismo, purtroppo ancora troppo vivo tra i nostri Comuni, e ci si impegnasse a ragionare in termini di territorio di area vasta, siamo convinti che si potrebbero ottenere con molta più facilità risultati interessanti e risultati vantaggiosi per le nostre popolazioni.

La segreteria del PD – Circolo di Boves

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