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Politica | 14 aprile 2018, 16:09

#controcorrente: piazza Europa, a Cuneo, va rifatta riprendendo il disegno urbanistico di piazza Galimberti con la rotatoria stradale tutto attorno

L’area, frutto del Piano Regolatore Guidi del 1950, non ha un’identità riconoscibile e condivisa che va recuperata attraverso una superficie centrale unica destinata alle manifestazioni o allestita nel modo ritenuto più opportuno

#controcorrente: piazza Europa, a Cuneo, va rifatta riprendendo il disegno urbanistico di piazza Galimberti con la rotatoria stradale tutto attorno

Piazza Europa, a Cuneo, è frutto del Piano Regolatore elaborato da Ignazio Guidi ed entrato in vigore nel 1950. In quel periodo la città costruita terminava a livello di corso Dante, mentre più a monte le case erano ancora poche e trovava spazio l’aperta campagna. Il documento urbanistico di Guidi abbandonò alcune delle previsioni precedenti, indicate nei Piani degli Anni Venti e Trenta.

La nuova piazza, infatti, venne spostata di due isolati a valle, con la sostanziosa riduzione della superficie di utilizzo e il suo decentramento rispetto all’esistente asse viario centrale di corso Nizza. In questo modo si rinunciò ad assegnarle un’identità riconoscibile e condivisa. Anzi, il nuovo disegno planimetrico cancellò le proporzioni delle armonie simmetriche presenti nella parte antica della città di cui la monumentale piazza Galimberti rappresenta la loro massima espressione. Una scelta ulteriormente aggravata dagli interventi di edificazione privata dei periodi successivi, che ne chiusero ulteriormente il perimetro.  

Quando, alla fine degli Anni Sessanta, il geometra Fiorenzo Toselli fu incaricato di strutturare l’allestimento dell’area, non gli rimase molta libertà progettuale: gli spazi veicolari svolgevano ormai un ruolo predominante e la superficie pedonale disponibile era diventata uno slargo marginale. Nonostante l’impiego di materiale e di alberi di pregio (i cedri dell’Atlante), seppure questi ultimi poco adatti al luogo e alle tradizioni di Cuneo, l’intervento si tradusse in lavori di arredo urbano non adeguati al potenziale valore della zona.

Questa è la storia meno recente di piazza Europa. Del suo possibile restyling si parla dall’inizio degli Anni Duemila. Nel 2004, l’amministrazione Valmaggia, con l’assessore ai Lavori Pubblici, Cino Rossi, tentò la riqualificazione dell’area attraverso la strada del “project financing”: strumento previsto dalla Legge Merloni che muoveva allora i primi passi e il cui obiettivo era ed è, ancora adesso, di realizzare lavori di una certa consistenza totalmente o parzialmente a carico dei privati. Però i due studi di fattibilità presentati allora da società private, entrambi con la programmazione di parcheggi sotterranei per recuperare l’investimento, dopo un  lungo dibattito nell’assemblea municipale e tra i cittadini finì con il ricorso al Tar di una delle due aziende proponenti. E il Comune decise di chiudere nel cassetto il rifacimento della piazza.

Ma, al di là della realizzazione o meno dei posti auto interrati, uno di quei progetti meriterebbe di essere ripescato. Per quale motivo? Perché, e ne venne dimostrata l’attuabilità tecnica negli incontri pubblici, prospettava un buon recupero della simmetria persa nella precedente costruzione dell’area. Come? Attraverso la previsione di una rotatoria attorno al suo perimetro per riprendere il disegno di piazza Galimberti. Pur rimanendo non più correggibile il disassamento della carreggiata di corso Nizza posta a monte e a valle, la configurazione strutturale della zona consentirebbe, comunque, di mettere in cantiere un ampio percorso stradale su tutti i lati con una parte interna unica, e anche di una certa metratura, utile per le manifestazioni oppure da allestire nel modo ritenuto più opportuno. Magari realizzando ancora dei parcheggi in superficie sui lati lunghi come in piazza Galimberti. Così come, in caso di rinuncia ai posti auto interrati, non diventerebbe necessario spostare l’alberata di cedri posti più al centro dell’area vicino all’attuale corso Nizza. Inoltre, la soluzione con la rotatoria favorirebbe la fluidità del traffico, attraverso l’eliminazione del semaforo all’incrocio con corso Giolitti, e quindi un minore inquinamento del centro urbano.

Rimettere in gioco un progetto che possa trovare maggiore condivisione tra i cittadini, rispetto a quello presentato negli ultimi mesi, e capace di dare finalmente il meritato decoro a piazza Europa, sarebbe un segnale importante di disponibilità dell’Amministrazione comunale. Se il sindaco e gli assessori ci sono, battano un colpo.        

 

 

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