Sanità - 18 aprile 2018, 19:12

Ail Cuneo premiata a Roma per "l'umanizzazione delle cure”

Il premio punta a mettere in luce le pratiche di “buona sanità” nel nostro Paese, quelle che dimostrano di mettere la persona e i suoi bisogni “al centro”, sia per chi riceve che per chi eroga le cure

Ail Cuneo premiata a Roma per "l'umanizzazione delle cure”

Nei giorni scorsi a Roma, “Cittadinanzattiva” (a cui fa capo anche il “Tribunale diritti del malato”) ha riconosciuto ad AIL Cuneo una menzione speciale nell'ambito del “13° premio Alesini per l'umanizzazione delle cure”.

Il premio punta a mettere in luce le pratiche di “buona sanità” nel nostro Paese, quelle che dimostrano di mettere la persona e i suoi bisogni “al centro”, sia per chi riceve che per chi eroga le cure. L’obiettivo è anche mettere in rete tali pratiche, perché le singole esperienze possano essere condivise e possano orientare il più possibile il sistema sanitario nella suo modo di operare complessivo. Il premio è stato dedicato da “Cittadinanzattiva” ad Andrea Alesini, medico umbro della sanità pubblica, prematuramente scomparso, che ha rappresentato un una gestione della sanità “dalla parte dei cittadini”, attenta al dialogo e al rispetto dei diritti.



Erano i progetti partecipanti all’edizione di quest’anno, con 19 Regioni rappresentate; 6 i premi e 14 le menzioni assegnate: tra queste ultime, è stato riconosciuto anche il progetto del “Trapianto a domicilio” della sezione di Cuneo dell’AIL. Ecco la motivazione: “Per l’attenzione alla qualità di vita delle persone con mieloma che necessitano di trapianto, la riduzione delle liste d’attesa e dei tempi di permanenza in reparto. Per aver assicurato l’assistenza, l’accoglienza e la familiarità di casa AIL, garantendo la continuità e la sicurezza delle cure, aumentando la compliance e riducendo i costi”.


Il progetto è partito nel 2014 su iniziativa, in particolare, del dr. Nicola Mordini del reparto di Ematologia dell’Ospedale “S.Croce” di Cuneo. L’obiettivo era quello di dare la possibilità ad alcuni pazienti sottoposti a trapianto autologo di midollo osseo, residenti fuori Cuneo, di svolgere il lungo e delicato periodo post trapianto direttamente presso la “Casa AIL”, adiacente all'ospedale e vicino ai propri cari. Nel primo triennio (2014-2017) di sperimentazione sono stati eseguiti 13 trapianti a domicilio, di cui 10 effettuati in “casa AIL” e 3 direttamente a casa del paziente. La durata media della procedura è risultata essere di 21 giorni con una permanenza complessiva di quasi 280 giorni; questo dato va moltiplicato per 2 persone perché ogni paziente deve essere affiancato da un “caregiver” h24. Considerando il costo-base di un pernottamento in stanza doppia (60-70 € per i B&B – dati www.bed-and-breakfast.it/it/speciale/qualita-e-flessibilita-2016, n.d.r.), ne emerge un risparmio sociale di circa 20 mila euro. In soli due casi è stata necessaria una temporanea re-ospedalizzazione per problemi febbrili. L’entusiasmo degli ospiti, supportato anche dai pochi casi di necessità di rientro in ospedale, hanno convinto gli operatori ad estendere il progetto – nato per i soli pazienti con Mieloma – anche a pazienti autotrapiantati con altre patologie.

“E’ stata una grande soddisfazione ottenere questo riconoscimento a livello nazionale. Riteniamo sia un progetto molto significativo non solo per i risultati pratici a cui porta ma anche perché è il frutto di una sinergia positiva tra sistema sanitario pubblico e volontariato: in questo caso non è il volontariato che supplisce a una carenza del sistema ma c’è un’alleanza costruttiva tra i due percorsi assistenziali, ognuno con le proprie competenze e specificità”, commentano dall’associazione. “Come AIL non possiamo che ringraziare le tante persone che ci sostengono con costanza e fiducia: a Roma, il 12 aprile, c'erano idealmente i nostri volontari, i nostri donatori, tutto il personale del reparto di Ematologia. Come sempre, siamo grandi solo insieme!”.



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