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Viabilità | 20 aprile 2018, 07:15

Tunnel di Tenda e Cuneo-Nizza: “Sono partite faticose. L’attenzione è alta ma conciliare le richieste di Francia e Italia è complesso”

A parlare Paolo Milanesio della regione Piemonte, presente ieri sera (giovedì 19 aprile)alla commissione consiliare del comune di Cuneo dedicata ai due importanti lavori infrastrutturali della Granda

Tunnel di Tenda e Cuneo-Nizza: “Sono partite faticose. L’attenzione è alta ma conciliare le richieste di Francia e Italia è complesso”

Si avvicina sempre più la Conferenza Intergovernativa (CIG) del 18 maggio e la viabilità di confine tra provincia Granda, Liguria e Francia continua a essere per il nostro capoluogo provinciale davvero al centro dell’attenzione.  

Dopo ben due passaggi nell’ultimo consiglio comunale ieri sera, giovedì 19 aprile, i consiglieri della III^ commissione consiliare sono stati aggiornati dal portavoce dell’assessore regionale Francesco Balocco, Paolo Milanesio, in merito allo stato delle cose e all’esito dell’incontro avvenuto nel pomeriggio, in Provincia, sul tunnel del Tenda (argomento di discussione assieme alla viabilità della linea ferroviaria Cuneo-Nizza).  

- Il traforo del Tenda

La parola subito a Paolo Milanesio, dalla cui fotografia dell’esistente è facile capire come la situazione generale sia davvero di attesa e incertezza, ma anche di attenzione ai vari problemi collegati alla risoluzione del contratto tra ANAS e Fincosit: “La preoccupazione per il destino dei lavoratori è altissima. La situazione del Tenda è abbastanza unica nel panorama nazionale: raramente era successo che ANAS rescindesse un contratto per inadempienza. Nei prossimi giorni si terrà un incontro tra le maestranze, l’assessore Balocco e l'assessore Gianna Pentenero in cui si cercherà di identificare per loro una forma di tutela, che dovrebbero essere riassorbiti nel nuovo cantiere e quali eventuali forme di ammortizzatore sociale potrebbero esserci.”  

“Una delle decisioni prese nell’incontro in Provincia riguarda la creazione di un tavolo istituzionale promosso dalla provincia con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, compresa la Regione, che tenga conto di tutte le opere infrastrutturali riguardanti la provincia di Cuneo. I dossier aperti sono più di uno, quello del Tenda è solo il più urgente data la situazione dei lavoratori.”  

“In merito al cantiere stesso ANAS sta già lavorando per affidare al secondo classificato (che subentrerebbe, si spera, con le stesse condizioni contrattuali di Fincosit) i lavori, che più o meno stanno al 25% del totale ma che hanno già superato la fase più critica. Auspichiamo si trovi il modo per rispettare i tempi definiti, fermo restando che Fincosit non faccia ricorso al TAR.”  

 

- La linea Cuneo-Nizza

“L’incontro della settimana scorsa a Vernante si è svolto dopo la notizia di un possibile ritardo alla conclusione dei lavori: ciò che ci è stato comunicato è andato ben oltre le nostre più pessimistiche previsioni - ha detto Milanesio iniziando l’analisi della situazione della ferrovia -, e nonostante l’apertura al 1° maggio non fosse stata mai messa in discussione. Posticipo al 13 di luglio, quindi, che non è ancora nemmeno stata confermata con sicurezza.”  

“Secondo i francesi, però, lo sciopero d’Oltralpe che dovrebbe continuare fino a giugno rende impossibile proseguire i lavori per due mesi e mezzo rispetto al previsto, nonostante i giorni effettivi coperti dallo sciopero fossero soltanto quattro. Motivo? Perché la programmazione dell’unico treno possibile per testare le condizioni delle linee ferroviarie gli impedirebbe il ritorno in Val Roya fino al 3 luglio prossimo.”

“E’ bene poi ricordare come la riapertura del 13 luglio, secondo i francesi, avverrebbe senza l’introduzione del sistema di controllo SCMT, il motivo per cui sono stati spesi soldi sulla linea insieme ai lavori di rimessa a nuovo delle opere strutturali. L’installazione avrebbe dovuto essere fatta da RFI ma collaudata dai francesi, che si sono dichiarati senza una squadra adatta disponibile; anche qui, la squadra sembra avere un calendario incredibilmente fitto.”  

Anche in merito alle corse dei treni ci sono alcune novità, secondo Milanesio. “L’intervento, come programmato, era quello di attivare fin da subito il Treno del Mar. Lo slittamento dell’apertura abbiamo deciso di affrontarlo garantendo ancora questo servizio, ma con l’utilizzo dei pullman sostitutivi: in sostanza, aggiungeremo un pullman a quelli già presenti. Con l’aumentare dell’utenza nei primi mesi caldi, però, bisognerà ricalibrare il servizio, ovviamente. Inoltre, dal 1° maggio il venerdì sarà attivato un bus anche il venerdì sera. Alla riapertura, in ogni caso, il sistema SCMT sarà installato dopo collaudo da un ente terzo.”

Ha preso la parola, quindi, Mauro Campo (ospite della commissione): “La domanda che mi viene da fare riguarda l’atteggiamento dei nostri rappresentanti alla futura CIG, che non coinvolgerebbe il Ministero degli Esteri. Non mi pare si voglia portare la discussione a qualcosa di più che il livello tecnico. Mi sembra, poi, che ci siano problemi di servizio: il passaggio a un servizio di bus, secondo me, è una resa, una soluzione di comodo per non chiedere a Trenitalia di fare ciò che è necessario.”  

“La trattativa sul sistema ferroviaria regionale è serrata - ha risposto Milanesio - , sono tanti i tasselli che si incastrano man mano e con pazienza. Ci vuole tempo, bisogna definire un po’ di più il percorso di revisione del sistema con Trenitalia. L’obiettivo è, almeno, l’istituzione di sei treni.”

Le complicazioni, quindi, sembrano essere tantee. “Anche questa partita è molto faticosa - ha sottolineato infine Milanesio - , e se i rapporti di forza con la Francia rispetto agli oneri rimarranno questi le soluzioni si ridurranno sempre di più. Proporrei di incontrare il futuro Ministro delle Infrastrutture, appena nominato, per spiegargli la situazione.” 

A Mauro Mantelli la conclusione. “Credo stasera siano state date informazioni importanti, chiarendo una situazione complessa che potrebbe oggettivamente portare molte difficoltà al nostro territorio. Bene l’istituzione del nuovo comitato decisa nell’incontro in Provincia; attivarlo dovrebbe essere la nostra prima mossa, così da avere un fronte preparato in vista della CIG. Ora bisogna riprendere in mano la situazione.”

Simone Giraudi

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