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Scuole e corsi | 23 aprile 2018, 18:32

Mondovì: ecco il "R-accordo" tra richiedenti asilo e amministrazione

Paolo Adriano, sindaco: "Il progetto approvato dall’esecutivo si basa su unimpegno volontario ed offrirà ai partecipanti l’opportunità di mettersi a disposizione della comunità, contribuendo attivamente alla cura della città"

Foto generica

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"Il Comune di Mondovì si è dotato di uno strumento per consentire ai richiedenti asilo la possibilità di impegnarsi nelle attività di restituzione sociale": il sindaco, Paolo Adriano, presenta il progetto “Mondovì in R-accordo: insieme per”. Con l’approvazione dell’esecutivo diventa operativo il piano di inclusione sociale che permetterà l’inserimento dei profughi tra i volontari cittadini.

Un passo ulteriore – come lo definisce il primo cittadino – che nel giro di pochi giorni concretizza l’operato del Consiglio comunale del 22 marzo scorso e l’approvazione del regolamento del servizio di Volontariato civico comunale, finalizzato all’applicazione del principio di partecipazione attiva a favore della comunità. Nel giro di poche settimane, come anticipato, abbiamo portato a termine la fase progettuale necessaria per creare questa opportunità, in linea con quanto fatto in altri centri. Per Mondovì si tratta della prima esperienza in questa direzione, fortemente voluta dall’amministrazione in carica, e mirata a rendere i richiedenti asilo parte attiva nella cura e nella vita della città, consentendo loro di operare una forma di restituzione sociale.

Il progetto si rivolge ai richiedenti asilo e ai titolari di protezione ospitati sul territorio comunale e inseriti nello Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), di imminente avvio. In una prima fase, preceduta da un’attività di formazione, prevede un impegno sul fronte della manutenzione e del mantenimento di zone verdi ed aree giochi e pulizia degli spazi urbani.

Predisposto dagli uffici comunali in collaborazione con il Consorzio per i Servizi Socio Assistenziali del Monregalese (CSSM), punta a coniugare esperienze diverse, con la finalità di creare un “R-accordo” tra i diversi attori coinvolti. "Per raggiungere l’obiettivo si è predisposto – come recita il documento – il coinvolgimento in attività di volontariato a favore della collettività, che si inseriscano in contesti di carattere civile, sociale, educativo, ambientale, sportivo e culturale e che non richiedano particolari forme di specializzazione, nel rispetto di capacità, attitudini, professionalità e intenzioni dei richiedenti asilo e rifugiati stessi.

Seguiranno ulteriori incontri informativi: chi deciderà di dare la disponibilità, sarà inserito nel progetto -con avvio previsto nel mese di maggio 2018 -mediante la sottoscrizione di un Patto di volontariato e l’iscrizione nel registro comunale deivolontari civici da poco istituito.

Si concretizzano, così, gli obiettivi della rete Sprar, la cui progettazione e gestione dei servizi è stata delegata da Mondovì, assieme ad altri 12 Comuni, al Consorzio per i Servizi Socio Assistenziali del Monregalese.

c.s.

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