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Curiosità | 26 aprile 2018, 11:24

Strade a autostrade intelligenti: al via la sperimentazione dei veicoli a guida automatica

Qual è l'obiettivo? L’utilizzo dei più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida, il miglioramento del traffico e la riduzione dell'incidentalità stradale

Il contrassegno che vedremo applicato ai veicoli

Il contrassegno che vedremo applicato ai veicoli

Da un lato strade piene di buche e senza manutenzione, dall'altro le strade del futuro, quelle intelligenti, connesse e sicure. Dove sarà possibile guidare veicoli totalmente automatizzati.

Trasformare strade e autostrade in Smart Road: è questo l’obiettivo del decreto del MIT dello scorso 28 febbraio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 aprile. Il decreto Smart Road mira al miglioramento della rete stradale nazionale attraverso una sua trasformazione digitale. Che cosa si vuole ottenere? L’utilizzo dei più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida, il miglioramento del traffico e la riduzione dell'incidentalità stradale. 

Lo stanziamento è, per ora, di 2 milioni di euro, uno per il 2018 e uno per il 2019.

La legge prevede che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti possa autorizzare, su richiesta e dopo specifica istruttoria, la sperimentazione di veicoli a guida automatica su alcuni tratti di strada, secondo specifiche modalità e controlli durante la sperimentazione, con lo scopo di assicurare che si svolga in condizioni di assoluta sicurezza. Possono chiedere l’autorizzazione istituti universitari, enti pubblici e privati di ricerca, costruttori del veicolo equipaggiato con le tecnologie di guida automatica. Aspettiamoci, quindi, di cominciare a vedere vetture con il contrassegno della foto allegata all'articolo. 

Quali saranno le strade interessate? La legge scandisce interventi, tempi e tipi. Individua innanzitutto gli standard funzionali per realizzare strade più connesse e sicure che, grazie alle nuove tecnologie introdotte nelle infrastrutture stradali, possano dialogare con gli utenti a bordo dei veicoli, per fornire in tempo reale informazioni su traffico, incidenti, condizioni meteo, fino alle notizie turistiche che caratterizzano i diversi percorsi.

Riguarderanno le tratte autostradali o statali di nuova realizzazione oppure oggetto di manutenzione straordinaria.

In particolare, in una prima fase, entro il 2025, si interviene sulle infrastrutture italiane appartenenti alla rete europea TEN-T, Trans European Network – Transport, e su tutta la rete autostradale e statale. Progressivamente, i servizi saranno estesi a tutta la rete dello Sistema nazionale integrato dei trasporti, come individuata dall’allegato al Def 2017 “Connettere l’Italia”. Entro il 2030, saranno attivati ulteriori servizi: deviazione dei flussi, intervento sulle velocità medie per evitare congestioni, suggerimento di traiettorie, gestione dinamica degli accessi, dei parcheggi e del rifornimento, anche elettrico. E’ prevista l’installazione di dispositivi per il monitoraggio strutturale della staticità delle opere stradali.

Gli interventi per la trasformazione in smart road sono stati identificati dopo un confronto con il settore e tenendo conto di quanto già realizzato da alcune concessionarie autostradali e da Anas. I costi degli interventi saranno a carico del concessionario o del gestore dell’infrastruttura.

 

Barbara Simonelli

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