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Politica | 17 maggio 2018, 15:30

Mino Taricco: “Nel contratto di governo tra 5 Stelle e Lega due misure di sapore fascista”

L’esponente Pd contesta in particolare due norme: il “Comitato di conciliazione” e il “Vincolo di mandato”. “In altre parole – dice il senatore cuneese – sudditanza e obbedienza cieca al capo”

Mino Taricco

Mino Taricco

E’ duro e frontale l’attacco politico che il senatore Pd Mino Taricco rivolge ai 5 Stelle e alla Lega dal suo profilo social.

“Ho letto, credo come tanti – scrive Taricco -, le bozze anticipate dagli organi di stampa del “Contratto” tra 5 Stelle e Lega.

Al di là delle dichiarazioni velleitarie, non supportate quasi mai dal "come", colpiscono, a mio giudizio, due misure di sapore veramente "vetero-fascista": l’ istituzione di un "Comitato di conciliazione" e la prevista introduzione del "Vincolo di mandato", che tradotti vogliono dire che tutti i Parlamentari saranno obbligati a fare ciò che dice il loro capo o segretario di partito.

Meno male che il cosiddetto nuovo che avanza – ironizza il senatore Pd -nasceva per limitare il potere dei partiti, e consegnarlo ai cittadini. 

In una sorta di eterogenesi dei fini, i cittadini se vorranno voteranno, e poi di li in avanti i segretari di partito decideranno tutto loro, sino alle prossime elezioni. Berlusconi – aggiunge - ci aveva provato ma non c'era riuscito, adesso con il nuovo che avanza, sta anche scritto nel programma.

Sempre più convinto che saremo chiamati ad una opposizione ragionevole sulle cose buone, se ci saranno, ma fermissima – conclude - su tutti i tentativi di mettere in discussione l’essenza stessa di democrazia e libertà”.

GpT

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