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Attualità | 18 maggio 2018, 08:02

Ospedale di Fossano: confermati i 6 milioni di Euro di intervento. Ipotesi di conclusione lavori in tre anni

Conferenza del direttore generale Magni a poche settimane dal pensionamento. Scarsa la presenza dei dipendenti dell’ospedale

Ospedale di Fossano: confermati i 6 milioni di Euro di intervento. Ipotesi di conclusione lavori in tre anni

L’incontro di mercoledì 16 maggio con il direttore generale dell’ASL CN 1 avrebbe dovuto assumere i toni del saluto di Francesco Magni a cittadini e dipendenti, ma a Fossano, come a Saluzzo nei giorni precedenti, l’invito non è stato colto dai dipendenti del nosocomio fossanese.

“Abbiamo voluto questo momento per presentare il piano degli investimenti ai cittadini di Fossano e ai dipendenti, purtroppo pochi” ha sottolineato Magni nel corso dell’incontro di mercoledì.

Il punto della situazione fatto da Francesco Magni, a poche settimane dal pensionamento, conferma sostanzialmente quanto già annunciato. La novità consiste nell’approvazione, da parte del Consiglio Regionale, del piano direttorio proposto avvenuta lo scorso 8 maggio.

Quali sono sostanzialmente gli investimenti che coinvolgeranno il polo fossanese? L’approvazione del piano direttorio innanzitutto comporta l’abbandono definitivo delle ipotesi di chiusura degli ospedali di Fossano, Saluzzo e Savigliano in favore di un unico ospedale a Lagnasco come negli anni scorsi si era ipotizzato: “Quando sono arrivato ho trovato due ospedali sostanzialmente nuovi, Ceva e Mondovì e un’area nord messa peggio e l’azienda Santa Croce e Carle che, sebbene non abbia i problemi dell’Area Nord necessita un ragionamento”.

L’attenzione è andata prevalentemente nei confronti dei presidi dell’area Nord: Fossano, Saluzzo e Savigliano, organizzati in questi anni come unico ospedale su tre presidi e il piano direttorio approvato è focalizzato su interventi sulle tre strutture esistenti.

“C’erano problemi di carattere tecnico-impiantistico e logistico alberghiero e il criterio seguito è stato quello di cogliere le opportunità che ciascun presidio offriva per svilupparne il pontenziale”.

Gli investimenti a piano direttorio sono di 6 milioni di Euro sul nosocomio fossanese, 7 sul saluzzese e 40 sul saviglianese per adeguare i tre presidi alle normative vigenti e consentire un lavoro in rete.

“Gli investimenti proposti si articoleranno su 6 – 7 anni circa e il presidio in cui attualmente i lavori sono più avanzati è quello fossanese” ha continuato Magni.

Un’attività complessa nel suo insieme che dovrebbe, sempre secondo Magni, “restituire Fossano agli onori del mondo”.

Sostanzialmente i prossimi passi per quanto riguarda il presidio fossanese sono:

-          Conclusione delle attività di rifacimento del tetto, in stato avanzato e prevedibili entro il 2018;

-          Contemporaneamente si concluderanno le attività di climatizzazione dei corridoi del primo e secondo piano. I lavori di climatizzazione sono stati resi possibili grazie all’utilizzo del sistema che un tempo serviva le sale operatorie. I corridoi sono il punto di massimo interesse perché esposti al sole soprattutto il pomeriggio, compatibilmente con la capacità dell’impianto si valuterà se procedere anche con le stanze. Anche questa attività dovrebbe terminare entro l’anno;

-          Dotazione di bagni in camera per i reparti di riabilitazione. “Molti pazienti ricoverati a Fossano già nei primi giorni possono lasciare il letto per brevi momenti. Mettere il bagno in camere rientra in un percorso di “umanizzazione del ricovero” come specificato dal dottor Guerra che ha descritto nei dettagli il masterplan cui seguiranno i progetti esecutivi;

-          Con la fine del cantiere del tetto si libereranno i locali seminterrati dell’ospedale, attualmente occupati dal cantiere stesso. Sarà dunque possibile trasferire la radiologia in un ambiente più funzionale dove potenziare i macchinari attualmente utilizzati;

-          Il corridoio del piano terra, liberato dalla radiologia andrà a servire i reparti di riabilitazione con palestre e ambulatori;

-          Via Lancimano. Tra l’edificio di costruzione recente dove si trova la sala prelievi e via ospedale c’è un edificio in parte inutilizzato. Si tratta di un locale di 400 metri quadri interamente da ristrutturare dove ospitare in spazi più razionali e in maniera definitiva alcuni servizi attualmente più sacrificati;

-          I pediatri di libera scelta: compatibilmente con la disponibilità sul territorio di pediatri di libera scelta, sarà messa a disposizione un’area nel mezzanino dell’ospedale dove creare una sorta di cittadella della medicina pediatrica;

-          L’hospice. Fossano è stata individuata come sede per il nuovo hospice. La prima gara d’appalto è andata deserta e ora Magni si è impegnato a trovare una soluzione entro la fine del suo mandato.

Complessivamente gli investimenti sull’ospedale di Fossano dovrebbero ammontare a 6 milioni di Euro e le previsioni sono di due o tre anni compatibilmente con il potenziamento dell’area tecnica dell’asl in criticità di organico e con i tempi tecnici dettati anche dalla Sovrintendenza ai beni architettonici cui si deve fare riferimento per l’immobile fossanese, fatto costruire in epoca barocca dalla confraternita dei Battuti Rossi.

Agata Pagani

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